Monteodorisio ha celebrato ieri il suo legame con Dante Alighieri, di cui ricorrono i 700 anni dalla morte, attraverso la figura di Sordello da Goito. Il poeta e trovatore italiano, nato a Goito, vicino Mantova, e morto nel 1269, è stato consigliere di Carlo I d’Angiò e da lui ricevette diversi castelli in terra d’Abruzzo tra cui quello di Monteodorisio e quello di Casale Castiglione, attuale contrada San Lorenzo a Vasto. Ed ecco che la storia del borgo di Monteodorisio si intreccia con quella di una figura tra le più importanti della Divina Commedia, inserita da Dante nel Canto VI del Purgatorio.
Per questo l’amministrazione di Monteodorisio ha voluto aderire alle celebrazioni dantesche, che quest’anno si svolgono in tanti Comuni d’Italia, con una giornata caratterizzata in più momenti. Ad aprire il pomeriggio una originale visita del paese nel segno del Sommo Poeta. A guidare la visita sono stati Katia Di Penta e gli operatori della cooperativa Parsifal, con una lettura della storia del paese a partire dal tempo in cui Sordello fu signore di Monteodorisio. È stato un viaggio a tappe in cui gli attori della compagnia Teatro del Sangro, hanno impreziosito il momento culturale con alcuni brani della Divina Commedia.
L’appuntamento è poi proseguito con l’incontro nell’auditorium intitolato lo scorso anno proprio a Sordello da Goito. Ad aprire sono stati i saluti del sindaco Catia Di Fabio, che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento e la ditta DGM per aver donato alla comunità l’opera d’arte in ferro che riproduce l’incontro e l’abbraccio tra Dante e Sordello in Purgatorio. “Questa operazione legata a Sordello rappresenta una grande opportunità per il nostro paese e tutto il territorio – ha poi commentato il sindaco Di Fabio -. E, svolgere oggi questo evento, è anche un segno di speranza. Come Virgilio e Sordello si strinsero in un abbraccio, anche noi speriamo di poter tornare a vivere questo gesto che da troppo tempo ci è negato”.
Il professor Luigi Murolo, che ha dato oltre un anno fa impulso all’attività di riscoperta e valorizzazione del legame di Sordello da Goito con Monteodorisio, ha tracciato i contori la figura del poeta mantovano lanciando anche l’idea di promuovere una sorta di “alfabetizzazione dantesca”, per promuovere la conoscenza delle opere del Sommo Poeta.
È seguito l’intervento del professor Aldo Di Virgilio, autore del libro Sordello da Goito e l’Italia peninsulare – rapporti con l’Abruzzo e il territorio peligno. Il suo lavoro, commissionato dal Comune di Civitella Messer Raimondo in occasione delle celebrazioni dantesche, attraverso i pochi documenti esistenti mira a ricostruire le vicende che hanno portato Sordello a legarsi con l’Abruzzo. Di Virgilio sta promuovendo anche l’idea di creare un distretto sordelliano, legando tutti i Comuni dei cui castelli Sordello è stato feudatario prima della sua morte. A Marianna Della Penna sono state affidate le letture di alcuni passi del volume.
A chiudere la serata il Banchetto Divino, nella corte del castello, con i prodotti tipici cucinati da associazioni e attività del paese.