“La copertura delle sedi di continuità assistenziale è un problema grave legato alla indisponibilità reiterata dei medici. Altro che patti non rispettati dalla Asl”. Risponde così Thomas Schael, direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, ai sindaci del Vastese che hanno sollevato la problematica di carenza di guardie mediche [LEGGI].
“Non solo non abbiamo reperito professionisti disposti ad accettare l’incarico per quelle sedi – spiega il dg- ma addirittura altri già in servizio hanno rinunciato davanti alla proposta di coprire anche Carunchio e Palmoli. In questo periodo pandemico l’offerta di occupazione per i medici è assai ampia, sono ricercatissimi, e hanno la possibilità di scegliere tra le diverse proposte quella più congeniale alle proprie esigenze. Ma non si tratta solo di questo, perché il numero di casi trattati non incoraggia certo ai fini dell’acquisizione dell’esperienza sul campo: basti pensare che nei primi 20 giorni di luglio la postazione di Celenza ha effettuato solo 3 prestazioni a Carunchio, e altrettante quella di Gissi per Palmoli, con 1 prestazione domiciliare, 1 ambulatoriale e 1 consulenza telefonica”.
Secondo Schael “i numeri descrivono con chiarezza la domanda di salute espressa da quei territori, sui quali sarà necessario ragionare al fine di trovare soluzioni condivise ma soprattutto utili alla comunità e sostenibili in termini di politica sanitaria. Come Asl stiamo già perseguendo tutte le strade possibili per garantire la continuità assistenziale nell’Alto Vastese, e siamo fiduciosi nell’esito dell’incontro che la Regione ha fissato per il prossimo 11 agosto, che da parte nostra può essere anticipato qualora ci venisse richiesto. Abbiamo espresso piena disponibilità a fare il massimo, tenendo però nella doverosa considerazione la realtà oggettiva delle cose, che ci impone scelte ponderate e rispondenti ai reali bisogni della popolazione”.