Si è conclusa sabato 24 luglio, con la premiazione dei vincitori, la XVI edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce. All’evento, andato in scena a Pescasseroli, a trionfare sono stati Paolo D’Angelo per la saggistica, Silvia Avallone per la narrativa e Antonio Polito, per la letteratura giornalistica. La premiazione è stata guidata dalla presidente della Giuria, Dacia Maraini, e da Marta Herling, nipote del filosofo.
Tanti gli appuntamenti, cinque nelle due giornate, e tanti i temi affrontati: dalla transizione ecologica ai “cammini nell’epoca della pandemia”. Nella due giorni dedicata a Benedetto Croce, è stata sottoscritta la nascita del “Parco Letterario Benedetto Croce e l’Abruzzo”, alla presenza di Gianni Letta, cittadino onorario di Pescasseroli, di Francesco Sabatini, presidente onorario dell’accademia della Crusca, dai rappresentanti dei Comuni di Pescasseroli, Montenerodomo e Raiano e dei Parchi Nazionali Pnalm e Parco della Maiella, i direttori Luciano Sammarone e Luciano Di Martino e del presidente di Paesaggio Culturale Italiano, Stanislao De Marsanich.
Tra gli altri eventi da segnalare, il premio alla memoria a Franca Valeri, conferito in presenza della figlia Stefania Bonfadelli e della drammaturga ed amica della Valeri, Patrizia Zappa Mulas. Nei due giorni del Premio i vincitori hanno potuto visitare Palazzo Sipari, dove Croce nacque. All’inizio della cerimonia conclusiva, aperta dal sindaco di Pescasseroli, Luigi La Cesa, è stato consegnato un attestato di partecipazione alle 37 Giurie Popolari che hanno lavorato con la Giuria Ufficiale alla XVI edizione del Premio.