“Nella programmazione, inoltre, sono previste le emodinamiche a Vasto e Avezzano, mentre viene mantenuto aperto in deroga il punto nascita di Sulmona”. È quanto si legge nel comunicato della Regione Abruzzo diffuso dopo la conferenza stampa tenuta dal presidente della Regione Marco Marsilio e dall’assessore Nicoletta Verì sull’approvazione in giunta della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale.
Oltre al nuovo ospedale (annunciato ieri sempre da Verì durante la conferenza stampa di presentazione di Guido Giangiacomo, LEGGI), quindi, rispunta l’emodinamica le cui tracce si erano perse nel novembre 2019. Nel mese di ottobre dello stesso anno, in una conferenza stampa all’ospedale di Vasto, emerse la differenza di vedute tra l’assessore regionale che ne annunciava l’avvio dell’iter di realizzazione e il direttore generale della Asl Thomas Schael che, invece, sottolineava come non ci fossero i numeri per realizzarla a Vasto [LEGGI].
[ant_dx]Le avvisaglie che l’emodinamica a Vasto fosse destinata a rimergere dagli abissi c’erano state già ieri mattina quando l’assessore regionale ha citato l’arrivo nel futuro ospedale di “discipline tanto richieste”. Sull’argomento oggi non sono stati forniti ulteriori dettagli, probabile che l’appuntamento della prossima settimana per la presentazione del progetto del nuovo ospedale sia l’occasione per sapere se si tratta di quel gioco lessicale di Schael di due anni fa, “Emodinamica diagnostica” [LEGGI], o di altro.
LA NUOVA RETE OSPEDALIERA – Il provvedimento approvato dalla giunta sarà inviato ai ministeri per l’approvazione preventiva (l’Abruzzo è infatti in piano di rientro) per poi essere successivamente trasmesso al consiglio regionale per l’esame e l’approvazione definitiva.
L’offerta ospedaliera regionale si articola attualmente in 23 strutture ospedaliere per acuti, di cui 16 pubbliche e 7 private accreditate. La programmazione regionale prevede, tenendo conto dei criteri di efficienza e di complementarietà di discipline in relazione ai bacini di utenza, la seguente classificazione dei presidi: 4 ospedali con funzioni di Dea di II livello per le reti tempo dipendenti (L’Aquila e Pescara per la rete stroke e per la rete politrauma/trauma maggiore, Chieti e Teramo per la rete emergenze cardiologiche estese), 4 ospedali di primo livello (Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto), 6 ospedali di base (Ortona, Popoli, Penne, Atri, Giulianova e Sant’Omero), 2 presidi di area disagiata, sedi di pronto soccorso (Castel di Sangro e Atessa).
“Questo atto – commenta Nicoletta Verì – si pone come obiettivo prioritario la corretta e omogenea presa in carico del paziente, definendo ruoli e funzioni di ogni singola struttura ospedaliera, in quel percorso di miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie che stiamo cercando di portare avanti dal nostro insediamento”.
Nel documento sono previste modifiche anche per i presidi di Tagliacozzo, Pescina e Guardiagrele: a Tagliacozzo 52 posti letto di riabilitazione (codice 56) per il recupero delle capacità motorie e per la riabilitazione cardiologica e polmonare; a Pescina 20 posti letto di lungodegenza (cod. 60) a supporto dell’ospedale di Avezzano, così da far fronte al sovraffollamento dei ricoveri di pazienti con cronicità, oltre a 2 moduli (ognuno di 15 posti letto) per l’ospedale di comunità; Guardiagrele diventa polo del policlinico di Chieti con 10 posti letto per le acuzie (di cui 5 in medicina e 5 in geriatria) e 8 posti letto per la lungodegenza, oltre a un servizio di psichiatria.
È stata poi definita, nel rispetto del tetto massimo consentito dagli standard, la dotazione aggiornata di posti letto, per un totale di 4912 posti letto (tra pubblico e privato), di cui 4015 per acuti, 624 per la riabilitazione e 273 di lungodegenza. L’organizzazione ospedaliera, invece, prevede la programmazione di 220 Unità Operative Complesse e di 287 Unità Operative Semplici e Dipartimentali, nel rispetto degli standard di legge.