“Interrompere dopo 15 anni il governo del centrosinistra per ridare a Vasto un’opportunità”. Così, stamattina, Guido Giangiacomo ha lanciato ufficialmente la propria candidatura per il “centrodestra unito nella più larga coalizione alla quale abbia mai preso parte”.
Per la prima uscita pubblica è arrivato a Vasto lo Stato maggiore del centrodestra: i coordinatori regionali Nazario Pagano (Forza Italia), Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia), Luigi D’Eramo (Lega) ed Enrico Di Giuseppantonio (Udc), gli assessori leghisti Nicoletta Verì e Nicola Campitelli, i consiglieri Mauro Febbo e Sabrina Bocchino (assente Manuele Marcovecchio, come precisato da D’Eramo aveva impegni già presi e condivide la candidatura di Giangiacomo). Presenti per l’occasione anche Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) e altri amministratori del territorio, tra i quali il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca e il presidente del consiglio comunale sansalvese Eugenio Spadano.
Ospite d’eccezione l’onorevole Vittorio Sgarbi del movimento “Rinascimento”.
[ant_dx]“CENTRODESTRA UNITO” – “Il centrodestra è unito” tengono a ribadire più volte i coordinatori regionali. Dopo mesi di stallo e tribolazioni sulla candidatura a sindaco e le note incrinature (gli ex leghisti Cappa e D’Alessandro e gli ex coordinatori di Forza Italia Zocaro e Uselli passati con La Buona Stagione, il rifiuto e il disimpegno dell’ex coordinatore di Fdi Marco Di Michele Marisi), l’obiettivo è mostrare unità.
“Il centrodestra sta dando buona immagine di sé – dice Pagano – Come voto d’opinione siamo nettamente più forti degli altri quando siamo uniti. Questa volta a Vasto il centrodestra deve vincere”.
Lo stesso concetto torna nelle parole di Sigismondi che con Giagiacomo ha un passato nel consiglio comunale vastese: “Sono le elezioni più importanti degli ultimi decenni. Veniamo da 15 anni di malgoverno di un centrosinistra completamente assente che ha isolato Vasto. Guido ha dato prova di capacità in consiglio comunale e c’è bisogno di una persona come lui che sappia dove intervenire dal primo giorno dopo le elezioni. L’opposizione diventerà governo della città”.
“Il centrodestra si presenta unito e compatto – ridabisce D’Eramo – Ho visto in Giangiacomo gli occhi pieni di un fuoco positivo frutto dell’amore per la propria città. Non può che essere la persona giusta per riportate a Vasto la civiltà politica. Questa è la differenza tra un candidato normale e un candidato straordinario”. Il coordinatore regionale poi si sofferma su Cappa e D’Alessandro che sono scesi dal carroccio dopo esservi saliti nel 2018: “Un partito al 20% può permettersi di perdere qualche pezzo, anche se questo non è il caso visto che ne sono solo due e non erano neanche stati eletti con la Lega”.
Come accaduto in passato, anche a schieramenti inversi, l’assessore regionale alla Salute, in questo caso Nicoletta Verì, approfitta dell’appuntamento elettorale per annunciare le novità sul nuovo ospedale: “La settimana prossima sarà presentato il progetto del nuovo ospedale, a settembre lo porteremo al Ministero e sarà l’amministrazione di centrodestra a posare la prima pietra”.
A 360 gradi l’intervento dell’onorevole Sgarbi. Il critico d’arte e politico, come da copione del suo personaggio, affronta svariati argomenti di portata nazionale in un lungo intervento-show durante il quale non risparmia il frequente ricorso al turpiloquio indirizzato soprattutto ai parlamentari del Movimento 5 Stelle. “Rinascimento è una lista della cultura – aggiunge – di cui Vasto ha bisogno”.
“NON SIAMO IN RITARDO” – A concludere la mattinata è il candidato sindaco. “Non siamo in ritardo – dice – Menna vinse le primarie tre mesi prima delle elezioni, noi abbiamo qualche giorno in più di tre mesi per la campagna elettorale. Il programma è uno solo: ridare a Vasto un’opportunità. Dopo 15 anni non ho mai visto nessun movimento o partito continuare a vincere, anche la cabala è dalla nostra parte. Non sono il più meritevole di stare qui, arrivo da un’esperienza in opposizione con quattro giganti come Suriani, Prospero, D’Elisa e Laudazi. Non solo sono pronto, ma studio dal primo giorno per questo ruolo”.
Non può mancare il riferimento a chi ha fatto altre scelte appoggiando La Buona Stagione. Sia Giangiacomo che i coordinatori regionali continuano a chiamarli amici pur non risparmiando loro qualche frecciata: “Vanno di moda le formule algebriche? (Il riferimento è all’Alessandra al quadrato del duo Notaro-Cappa), io preferisco l’informatica. Alla prima lettera dell’alfabeto aggiungo la terza, la C di Coerenza. Qui ci siamo uniti perché condividiamo idee e non poltrone. C’è chi ha già scelto il vicesindaco, ma quelle di ottobre non sono l’elezione di sindaco e vice. Il vicesindaco lo scelgono gli elettori col voto”.
“Ogni famiglia ha le proprie incrinature, ma sono convinto che ci ritroveremo tutti sotto un’unica bandiera – ha poi aggiunto tralasciando intendere future alleanze al secondo turno – Noi vogliamo battere Menna e ce la faremo“.