Dopo quattro stagioni da incorniciare si chiude l’esperienza di Federico Antenucci alla Virtus Serviglino. Il pongista vastese nei giorni scorsi è tornato nella città marchigiana per una giornata a lui dedicata in cui la società del presidente Fabio Paci gli ha tributato una grande dimostrazione d’affetto. A lui, il numero uno della Virtus, ha dedicato una lettera di saluto.
“Ci sono pagine di sport scritte con il cuore e con la propria anima. Sono rarissime. Sono pagine che restano scolpite nella storia di un paese, di una società. Ci riescono solo i Campioni, Campioni nella vita e non soltanto in campo. Persone uniche che si danno e basta, senza chiedere alcunché. Una di queste pagine è stata scritta, negli ultimi 4 anni, dalla famiglia Antenucci”.
Paci ricorda di aver “ingaggiato Federico quando aveva 15 anni, ci abbiamo creduto e i risultati ci hanno dato ragione: tre campionati vinti (dalla C2 alla B1) e un beffardo secondo posto solo pochi mesi fa. Abbiamo visto crescere Federico in campo, ma anche come uomo. Tante gioie sportive. Ma il Signore, oltre al talento del pongista, ci ha dato di più: la grande famiglia Antenucci. Gente di cuore, leale, gentile, ospitale, affidabile. Mai un malinteso, solo e sempre tanto rispetto e gratitudine. Sì, la gratitudine, merce rara nel mondo in cui stiamo vivendo. La gratitudine del meraviglioso papà Gabriele, sempre in prima linea (senza se e senza ma) a sostegno della Virtus, e di mamma Angela che, anche a distanza, ci ha trasmesso i suoi grazie per il suo figlioletto sempre in trasferta per la Virtus”.
Il cuore di Antenucci in questi anni si è diviso tra la sua Vasto e la sua città adottiva, Servigliano. E dalle Marche ricambiano l’affetto. “Ormai la Virtus sente gli Antenucci più serviglianesi di tanti serviglianesi. Le vittorie di Federico sono nella storia della Virtus, la trasferta di Rimini (mezza Vasto era in quel celebre pullman carico di cuore e festante di giallorosso) resterà nella storia del tennistavolo nazionale in senso assoluto. Che fortunata la Virtus ad aver incontrato gli Antenucci nel proprio cammino. Fortunati, noi, sì; ma anche bravi: perché da sempre cerchiamo campioni prima nella vita e poi in campo. Capitano questi miracoli e a noi il miracolo è capitato avendo in squadra Federico e in società Gabriele. Non ci sarà modo per ringraziare fino in fondo una famiglia che da Vasto ha dato il meglio, il massimo, in ogni circostanza. Porteremo con noi ogni gioia, ogni lacrima, ogni traguardo condiviso insieme“.
Le strade sportive si separano ma i legami resteranno sempre vivi. “Federico a Servigliano troverà sempre amicizia, affetto, una camera per dormire, un pasto, tutta la Virtus. Nel 2021/2022 Fede sarà protagonista in un campionato a lui più consono. Nella vita ci sono scelte da fare, talvolta coraggiose, che richiedono anche prezzi molto alti. Ha 20 anni, deve giocare, deve sentirsi protagonista. Federico ovunque andrà ruggirà come un leone, come ha sempre fatto. E siamo sicuri che le annate con la maglia della Virtus gli saranno utili sotto l’aspetto tecnico e umano. Potrei scrivere ore e ore, quello che ho in cuore. Perché Federico e la sua famiglia potranno sempre contare sulla Virtus. Come gli Antenucci, a cui sarò personalmente legato per tutta la vita, con la consapevolezza che anche a Vasto la Virtus troverà sempre un focolare e il cuore di una famiglia immensa”.