Non basta il casello autostradale di Vasto centro, per cui servono soldi e progetto. Bisogna fare anche la variante alla statale 16, attesa da trent’anni.
“Dobbiamo allontanare il traffico dalla costa”, ha detto il vicesindaco, Giuseppe Forte, nella conferenza stampa in cui amministrazione comunale, ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Autostrade per l’Italia e Anas hanno manifestato, nei giorni scorsi, l’intenzione di costruire un nuovo svincolo dell’A14 oltre ai due esistenti, quelli di Vasto nord (a Casalbordino) e Vasto sud (tra San Salvo e Montenero di Bisaccia).
“Nelle scorse settimane è stata aperta la Via verde della Costa dei trabocchi”, la pista ciclopedonale lunga 42 chilometri da Ortona a Vasto Marina. “Da quando è stata aperta alla circolazione, molte persone hanno cominciato a percorrerla, non solo con le biciclette, ma anche con le moto, da Vasto Marina Punta Penna. Tanti cittadini parcheggiano l’auto sulla statale 16 e poi vanno in bici sulla Via verde”. Questo può causare ulteriori rischi sulla statale 16. Perciò il titolare della delega ai Lavori pubblici torna a chiedere con forza la variante alla statale 16.
Un problema su cui è stato duro l’intervento di Edmondo Laudazi: “In questo territorio, le infrastrutture di comunicazione sono rimaste quelle del Dopoguerra. Manca una transcollinare. Il terzo casello non può essere un intervento spot, ma va raccordato alla statale 16, di cui non è più concepibile l’attuale tracciato”.