“La sola circostanza che, dopo quasi quindici anni, si continui a parlarne senza che una soluzione sia mai stata trovata, come se ci fossero ineluttabili cause calate da chissà dove, descrive perfettamente quanto (non) accaduto in questi anni e il fallimento di ogni promessa o annuncio amministrativo-elettorale”. Questo è il duro giudizio di Azione civile-Popolo per la Costituzione Abruzzo sulle condizioni in cui versa Fosso Marino, il canale a sud del pontile di Vasto Marina. Nelle scorse settimane, il tanfo ha scatenato le proteste sui social e l’amministrazione comunale ha fatto recintare la foce chiedendo alla Sasi (la società che gestisce il servizio idrico integrato) di accertare se ci sono scarichi abusivi.
“Una situazione che ha attraversato ormai almeno tre amministrazioni comunali fino all’ultima”, ricorda il movimento politico di cui è presidente nazionale Antonio Ingroia. “Nel 2007, Giunta Lapenna, fu annunciato progetto per ‘Risanamento igienico, sanitario ed ambientale in località Fosso Marino’, 200.000 euro (non so però se poi qualcosa fu effettivamente portato avanti); 24 agosto 2011, in Consiglio comunale fu approvato emendamento che portò lo stanziamento di quattro anni prima a 900mila euro. A cui si aggiunsero altri 800mila per ‘Realizzazione di infrastrutture stradali, urbane e rurali, al fine di rendere funzionali le opere di risanamento igienico, sanitario ed ambientale di Fosso Marino’; 15 novembre 2011, l’Ufficio tecnico predispose studio di fattibilità per 900mila euro; 2012, nuova condotta per 570mila euro; 2012, fu annunciato progetto di bonifica per 1.5 milioni. Estate: 2019 la Regione stanziò 80mila euro in previsione del Jova Beach Party”.
Nei mesi precedenti il concerto di Jovanotti, poi non autorizzato dalla Prefettura di Chieti e spostato a Montesilvano, “di fronte ad un esposto che documentò presenze naturalistiche rilevanti, l’amministrazione del sindaco Pd Menna e dell’assessore all’Ambiente di Articolo Uno, Paola Cianci, voleva far svolgere una delle tappe del tour di Jovanotti sponsorizzato anche dal Wwf”.
In queste settimane abbiamo nuovamente assistito a sopralluoghi e forte dispiegamento di mezzi ed uomini per individuare possibili “scarichi fognari” che forse potrebbero influire sulla situazione. Le stesse scene di due lustri fa, parafrasando Guccini. ‘dieci anni dopo al punto di partenza ci troviamo’. O se non fosse – sostiene Azione civile – che questo ‘centrosinistra’ di sinistra ha ormai ben poco, e di rosso (così come del verde ambientalista che fu) ancora meno, si potrebbe concludere parafrasando il più celebre verso di Paolo Pietrangeli: ‘Che roba marchesa alla Marina, quanti anni (e non solo tempo) son stati gettati nel fosso'”.
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