La volontà c’è. Ma servono i finanziamenti e il progetto. Comunque “l’iter è appena iniziato”, dice l’ingegner Placido Migliorino del ministero delle Infrastrutture. Il terzo casello autostradale di Vasto si può fare. Questo è emerso nella conferenza stampa di stamattina dell’Aula consiliare Vennitti, dove il sindaco, Francesco Menna, e il vicesindaco, Giuseppe Forte, hanno accolto il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D’Annuntiis, l’assessore regionale all’Urbanistica, Nicola Campitelli, e i rappresentanti di ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile (Placido Migliorino della vigilanza autostradale), Autostrade per l’Italia (Marco Perna, responsabile della Direzione settimo trondo Pescara) e Anas (Antonio Marasco, responsabile della struttura territoriale Abruzzo e Molise), alla presenza anche di tre consiglieri comunali di opposizione, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi e Vincenzo Suriani.
Per costruire il terzo svincolo di Vasto servono, secondo le previsioni dell’ingegner Migliorino, dodici milioni di euro per un casello automatizzato (senza personale), nove per un casello parzialmente automatizzato (con personale). Ad Aspi non conviene, perché i due caselli attuali di Vasto nord e Vasto sud fanno registrare rispettivamente 6mila e 5mila transiti l’anno, ben al di sotto della media nazionale di 17mila. La Regione si impegna a trovare i fondi necessari.