Cresce la preoccupazione per la circolazione della variante Delta in Abruzzo tanto da far tornare ad aggirare lo spauracchio di un ritorno in zona gialla. A causa della variante tutte le regioni stanno osservando un aumento del tasso di incidenza. Se tale valore, su scala settimanale, dovesse raggiungere i 50 casi ogni 100mila abitanti, scatterebbe il cambio di colorazione.
L’Abruzzo nell’ultima rilevazione è a 16 casi ogni 100mila abitanti. Insieme alla nostra regione, particolare attenzione è rivolta a Sicilia (24.7 contagi settimanali ogni 100mila abitanti), Campania (20.7), Veneto (16.3), Lazio (16.1) e Marche (15.7); le altre sono sotto i 15 casi.
Che l’andamento epidemiologico fosse cambiato da qualche settimana è visibile anche nella curva dei contagi: dopo un paio di mesi di calo costante, la discesa si è attenuata e da qualche giorno il numero delle persone attualmente positive al Covid-19 sta risalendo (seppur molto lentamente, qui tutti i grafici). Buone notizie arrivano dall’assenza di decessi da circa due settimane e dai ricoveri che restano stabili con una sola persona in tutta la regione in terapia intensiva. Un dato, quest’ultimo, che testimonia l’impatto dei vaccini sulla pandemia: pur se contagiati, in pochi finiscono in ospedale a differenza dei mesi scorsi.
Per questo motivo, dopo l’incontro tra il prefetto di Chieti Armando Forgione, vertici Asl Lanciano Vasto Chieti e sindaci sono ripresi numerosi gli appelli all’adesione alla campagna vaccinale. “Sono 12 mila i posti messi a disposizione per i cittadini che ancora mancano all’appello seppur in modo disomogeneo – ha detto il direttore dell’azienda sanitaria Thomas Schael – poiché a fronte di comuni ad alto tasso di partecipazione ce ne sono altri che invece faticano a stare al passo con la media della provincia: prima dose somministrata al 65% dei cittadini, seconda dose al 35%”.
“IN OSPEDALE RICOVERI DI NON VACCINATI” – In tutto, in provincia di Chieti, sono 370 mila le vaccinazioni effettuate (50mila al PalaBCC di Vasto). Nella seconda metà di giugno si è registrato un aumento della partecipazione da parte di 20enni e 30enni “che fa ben sperare poiché rappresentano la fascia di popolazione dalla spiccata socialità, per viaggi, feste, attività sportive: saperli protetti è rassicurante ai fini della trasmissibilità del virus”. Finora è stato vaccinato con due dosi il l’86% degli over 80, il 61% delle persone in età compresa tra 70 e 79 anni, il 47% di quelle tra 60 e 69 anni, il 39% tra 50 e 59 anni, il 26% tra 40 e 49 anni: Molto più alte, invece, le percentuali riferite alle prime dosi: 90% over 80, 96% per 70-79 anni, 87% per 60-69 anni, 76% per 50-59 anni, 60% 40-49 anni.
“Pericoloso l’atteggiamento di quanti pensano di rimandare la vaccinazione per avere maggiore copertura da settembre in avanti perché se, come si teme, arriverà la quarta ondata i non vaccinati sono tutti esposti al contagio, continuando ad alimentare la catena di trasmissione virale. Anche l’attualità di questi giorni ci consegna un dato evidente: in ospedale arrivano le persone non vaccinate, a conferma del fatto che il vaccino protegge da effetti e conseguenze gravi. La variante Delta, che com’è noto è presente anche nella nostra provincia, resiste alle alte temperature ed è caratterizzata da una elevata capacità di replicarsi e mutare se non c’è un muro vaccinale ad arrestarla”.
Nel corso dell’incontro è stato posto l’accento sulla necessità di immunizzare tutti i lavoratori impegnati nelle attività turistiche, personale di bar, ristoranti, hotel e stabilimenti balneari, per evitare possibili contagi e garantire la sicurezza dei turisti che scelgono le località della provincia.
L’APPELLO DEI SINDACI – “Il 60% della popolazione è stata vaccinata, ma tutto questo non basta. Dobbiamo fare di più e incrementare il numero degli immunizzati”, dice il sindaco di Vasto, Francesco Menna. “Il rischio che l’Abruzzo torni in zona gialla è concreto e non ce lo possiamo assolutamente permettere. Concreta è anche la possibilità di un’altra ondata legata alla variante Delta, solo se ci vacciniamo tutti possiamo ostacolare questo pericolo. Rinnovo pertanto il mio invito, rivolgo un accorato appello a vaccinarsi. Nel giro di poche settimane abbiamo ribaltato il numero dei vaccinati, segno che la campagna di informazione che abbiamo messo in campo sta funzionando, grazie anche alla semplificazione delle prenotazioni per la somministrazione del vaccino anti-Covid, ma il secondo passo spetta a voi: vacciniamoci. Salvaguardiamo le nostre vite, quella dei nostri cari e salvaguardiamo le nostre attività economiche-commerciali”.
Dello stesso avviso il primo cittadino sansalvese Tiziana Magnacca: “La variante Delta, sviluppatasi in India, è insidiosa oltre a essere resistente ai raggi ultravioletti, alle alte temperature, e ha una facile trasmissibilità in pochi secondi, fattori che non ci rende più sicuri neppure in estate e all’aperto. Non si può attendere settembre per vaccinarsi, come invece sento spesso dire da molti, troppi concittadini. Occorre farlo il prima possibile. Dispiace constatare che i più restii a vaccinarsi siano coloro che sono nel pieno dell’attività lavorativa e sociale e coloro che partono e rientrano dalle vacanze in particolare nella fascia di età compresa tra i 20 e i 50 anni. Vaccinatevi per non mettere a rischio la nostra città, i nostri figli e la nostra economia”.
“Torno a sollecitare quanti non l’avessero ancora fatto – aggiunge il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – a sottoporsi a vaccinazione per mettere a riparo loro stessi e le persone care dai pericoli di un virus ancora in circolazione e pericoloso nelle sue continue varianti. Sarebbe deleterio per tutti non arginare la diffusione del Covid e ritrovarci di nuovo a dover sopportare restrizioni”.