Questo weekend, nella Sala Mattioli di Vasto, si è svolta la premiazione del contest fotografico “Il lavoro che racconta”, organizzato dal Festival dei maestri fuori classe in collaborazione con l’azienda vastese Studioware.
L’occasione ha dato anche il via alla settimana di incontri ed eventi che vedranno in rassegna tanti nomi interessanti e di spessore del mondo della cultura. Questa sarà la quarta edizione del festival e la prima edizione che si svolgerà a Vasto.
“Il lavoro è trasformazione. Se ci pensate la vita è energia, quindi, se ci pensate, il lavoro è vita. Se osservate, tutte le persone che sono rappresentate in queste foto stanno trasformando qualcosa. Ci piacerebbe se da questa mostra venisse fuori il tema della trasformazione” le parole di Francesco Marino, che insieme al suo staff dirige e coordina il Festival e i suoi eventi.
Tre le foto premiate durante l’inaugurazione, selezionate accuratamente secondo criteri specifici dai giudici di gara Piergiulio Fiore, Zonzo e Mauro Fiorito: al primo posto un trittico di Davide Gualtieri, al secondo posto “La cura”, scattata da Daniela Baudanza, al terzo Cristina Canali con il suo scatto “Zio Toni”. Tanti i fotografi professionisti e non che hanno partecipato, provenienti da tutta Italia e che comunque hanno meritato una menzione d’onore da parte dei giudici e l’esposizione insieme ai vincitori.
La mostra sarà attiva tutti i giorni, dal tardo pomeriggio fino a sera, fino al 16 luglio, nella Sala Mattioli in Via D’Avalos a Vasto.
Da questa mattina alle 10 sarà possibile partecipare al laboratorio di empowerment presso la struttura Grotta del Saraceno insieme a Marzia Martino, mentre questa sera, dalle ore 18, presso i Giardini di Palazzo D’Avalos, sarà possibile partecipare all’incontro con Adriano Favole, famoso antropologo e Roger Abravanel, importante saggista.