Non tardano le reazioni alla notizia della chiusura del drive-through di Vasto in programma il 9 luglio, ultimo giorno in cui saranno effettuati tamponi molecolari in via Milani [LEGGI].
A preoccupare in queste ore i medici di medicina generale non è solo l’incognita su dove dirottare i casi sospetti che necessitano del test, ma anche l’incertezza di coloro che per sottoporsi a esami in ospedale e altre strutture devono presentare un tampone negativo.
A intervenire in merito è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi: “Chiudere anche il drive through di Vasto, dopo l’interruzione del servizio di Gissi e visto l’aumento dei casi della cosiddetta variante delta è un errore che non possiamo permetterci. Ringraziamo l’Arma dei carabinieri per lo straordinario lavoro svolto in questi mesi: un intervento che ha permesso di colmare l’assenza di visione e di organizzazione di chi è alla guida della Asl 02. Mi auguro, però, che dopo aver constatato l’importanza e l’efficacia del servizio reso alla comunità sia chiaro a tutti, Asl in primis, che in città c’è bisogno di un drive through per il tracciamento dei casi. Effettuare numerosi tamponi è un fattore indispensabile per isolare preventivamente i contagiati ed evitare il diffondersi del virus, in un momento dell’anno in cui la popolazione in città tende a raddoppiare per l’arrivo dei turisti. Nessuno può permettersi di abbassare la guardia o l’asticella nella fornitura dei servizi indispensabili. Chiedo, pertanto, che il servizio sanitario regionale, proseguendo quanto avviato dal ministero, attivi subito una postazione per il tracciamento dei positivi nello stesso spazio già collaudato e dimostratosi funzionale allo scopo. Dirottare gli utenti in ospedale o in una postazione fissa al chiuso, e magari lontana chilometri, rischia di mettere a rischio altre persone”.