E arrivata con un ko tecnico la vittoria di Stefano Ramundo nel Trofeo delle Cinture 2020, categoria pesi welter. Il pugile vastese, venerdì scorso, ha conquistato a Civitavecchia [LEGGI] la cintura simbolo del successo nella competizione targata WBC-FPI che mette in mostra i neo-professionisti italiani. Per Ramundo è stato il settimo sigillo di un percorso tra i professionisti fin qui vissuto in crescendo fino ad arrivare ad un traguardo “che arriva dopo anni di sacrifici ma che vivo non come un punto di arrivo ma di rilancio”.
Neanche il tempo di godersi la vittoria contro Luigi Francesco Zito, messo fuori causa da un taglio al sopracciglio – dopo aver ricevuto un colpo regolare da Ramundo – che già il pugile vastese, che si divide tra la società di casa Vasto Ring e la Crea Boxe di Lanciano con cui sta affrontando il cammino tra i pro, è pronto a guardare avanti.
“Il prossimo check-point è quello del titolo italiano. Ci vorrà qualche mese per poter tentare questa sfida, la pandemia ha fatto saltare tutti i calendari e gli appuntamenti sono in continua evoluzione”. Ma lui, come ci ha raccontato nell’intervista con cui abbiamo ripercorso il successo arrivato venerdì scorso a Civitavecchia, ha tutta l’intenzione di “migliorare costantemente”.