Fa ancora discutere la variante alla Statale 16. A tornare sull’argomento, nei primi giorni della stagione estiva la sindaca di San Salvo, Tiziana Magnacca, e il presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano, autori di una lettera inviata all’Anas.
“La viabilità nel Vastese deve tornare a essere al primo posto – afferma la sindaca – assieme al lavoro e alla sanità, nell’agenda delle priorità. Ad esempio si sta perdendo tempo, a tutto danno di questo territorio, sulla variante della Statale 16. Un’opera di grande valore strutturale per il nostro Comune e per l’intero territorio. Oggi ho scritto nuovamente all’Anas per ricordare che sono state prospettate soluzioni progettuali praticabili, anche a seguito del confronto con il Comune di Vasto, ma tutto è fermo e si rischiano di perdere 87 milioni di euro già disponibili“.
“Abbiamo chiesto all’Anas – sottolinea – a che punto si trova l’iter burocratico della suddetta variante in quanto si evidenzia la necessità di procedere in maniera spedita per la sicurezza delle nostre comunità e per una infrastruttura adeguata al ventunesimo secolo. È stata ribadita la necessità e l’urgenza di dotare questo territorio della variante della statale 16 per ridurre l’impatto del traffico che attualmente vi insiste. Gli automobilisti non riescono a comprendere quali siano gli impedimenti che causano ritardi nel prendere una definitiva decisione sul tratto che dovrà essere disegnato per realizzare il nuovo tracciato stradale”.
“Dobbiamo accelerare decisioni e atti conseguenti – ribadisce la Magnacca – altrimenti corriamo il rischio di restare agganciati a una locomotiva che viaggia a carbone mentre oramai si viaggia con l’alta velocità nel resto d’Italia e in Europa“. Secondo la sindaca è necessario che l’attuale sede della Statale “diventi un percorso di mobilità lenta che consenta ancor di più il raccordo fra le due città, San Salvo e Vasto, per costruire una sola realtà”.