AGGIORNAMENTO ORE 12 – Dopo decine di lanci iniziati alle 6.45, non è più emergenza. I canadair stanno effettuando gli ultimi viaggi per bonificare dall’alto le zone più impervie. A terra operano le squadre dei vigili del fuoco di Ortona e Gissi.
Dopo due giorni e mezzo di incendi, l’emergenza è passata, ma le conseguenze restano ben visibili. La conta dei danni dirà quanto patrimonio boschivo è andato irrimediabilmente perso.
SECONDO GIORNO DI LANCI – Sono ripresi stamattina i lanci dei canadair sui boschi tra Dogliola e Fresagrandinaria. I due mezzi aerei già nella giornata di ieri avevano effettuato decine di viaggi, ma non sono bastati per estinguere completamente le fiamme che hanno aggredito la vegetazione in diverse zone impervie.
Durante la notte, l’incendio è stato tenuto sotto controllo dai vigili del fuoco di Chieti, ma ora è necessario spegnerlo definitivamente. I due canadair si riforniscono in mare, a San Salvo Marina per poi far ritorno sulle aree devastate dal rogo (ieri solo alcuni rifornimenti sono avvenuti in mare, il resto sul lago di Bomba).
L’incendio divampato nel primo pomeriggio di ieri ha incenerito circa 70 ettari tra cui la pineta che si trova sulla strada provinciale che dalla Statale Trignina porta in paese. Su questo rogo, il secondo in 24 ore, il sindaco di Dogliola, Rocco D’Adamio ha il forte sospetto dell’origine dolosa [LEGGI].