La giornata più difficile quella di oggi sul fronte degli incendi. Per spegnere il rogo di Dogliola, il secondo in 24 ore, sono al lavoro i vigili del fuoco di Vasto e Gissi che nel pomeriggio sono stati coadiuvati dall’alto da un elicottero e da due canadair.
Le prime fiamme sono state avvistate poco dopo l’una. Ieri i pompieri avevano impiegato diverse ore per spegnere l’incendio nella stessa zona. Oggi non sembrava ci fossero i segnali di una ripresa del fuoco. Circostanza, questa che spinge più di una persona a sospettare l’azione dolosa, in primis il sindaco Rocco D’Adamio che senza mezzi termini nella diretta di zonalocale.it parla dell’azione sconsiderata.
Diversi testimoni raccontano di aver percorso il tratto della Provinciale interessato dall’incendio nella tarda mattinata di oggi senza che vi fossero fiamme o fumo. Poco dopo l’una, quando c’era anche presenza di vento, invece, il fuoco era già vivace in più punti distanti da loro (ben visibili dal centro abitato).
Secondo una primissima stima di D’Adamio, le fiamme hanno interessato circa 70 ettari bruciando uliveti, bosco, macchia mediterranea e la pineta che era andata distrutta già circa venti anni fa (poi ripiantata). Il rogo ha lambito pericolosamente il campo fotovoltaico che è stato messo in sicurezza e scollegato dalla rete dai tecnici intervenuti.
La vasta area interessata è impervia e i pompieri hanno dovuto attendere i canadair da Pratica di Mare: la richiesta per il loro intervento è stata avanzata dal Direttore Operazioni Spegnimento solo dopo l’arrivo sul posto da Avezzano. Nel frattempo, per circa due ore, il fuoco ha avanzato anche in direzione di Fresagrandinaria arginato in parte dall’azione dell’elicottero. Decine i lanci effettuati dagli aerei che si sono riforniti in mare e sul lago di Bomba. Sul posto anche i carabinieri di Fresagrandinaria e le squadre di protezione civile di Vasto e Casalbordino.
Ora la speranza è che durante la notte non si alzi il vento. Domattina un altro Dos si recherà sul posto per valutare un nuovo intervento dei canadair. Per Dogliola si tratta dell’ennesimo sfregio al proprio ambiente considerando gli episodi simili che, più o meno gravi, si ripetono a intervalli regolari.