Il nuovo allarme sulla Denso di San Salvo stavolta arriva dal consiglio generale della Fim Cisl di Abruzzo e Molise tenutosi oggi a Fossacesia. A lanciarlo è stato il segretario nazionale Ferdinando Uliano, responsabile automotive, illustrando la situazione del settore nelle due regioni dove sono presenti oltre alle società del gruppo Stellantis numerose realtà della componentistica.
Il pericolo è che i 200 esuberi annunciati dalla società giapponese siano solo la punta di un iceberg più grande che potrebbe investire l’occupazione nel Vastese. Il nodo cruciale, come emerso già in passato e come ribadito anche al tavolo nazionale dell’automotive con il ministro Giancarlo Giorgetti, è quello della produzione della componentistica per le auto elettriche: “Non può accadere che a San Salvo il gruppo Denso non assegni prodotti relativi alle motorizzazioni elettriche che rappresenteranno il futuro nel settore. Il rischio che noi vediamo è che agli esuberi dichiarati nel 2021 di circa 200 unità si aggiungano nei prossimi anni ulteriori riduzioni di dimensioni tali da compromettere le prospettive future dello stabilimento“.
Il segretario nazionale ha ribadito che servono azioni di sostegno per settore utilizzando i fondi europei “ma nello stesso tempo bisogna intervenire sulle multinazionali della componentistica come la Denso per pretendere responsabilità sociale nella gestione del passaggio dalle motorizzazioni endotermiche a quelle elettriche. È fondamentale che sindacato e istituzioni, a partire dal quelle locali e nazionali, facciano la loro parte nell’interesse dei lavoratori, delle loro famiglie e del tessuto economico e sociale del territorio”.