Si rinnova il gemellaggio tra Vasto e Bari nel nome di San Nicola. Dalla tarda mattinata di oggi, la pista ciclabile di Vasto Marina è intitolata alla Via Nicolaiana, il cammino dei pellegrini devoti al patrono del capoluogo pugliese. “Non è solo un percorso fisico, ma anche immateriale, fatto di relazioni”, dice il sindaco di Bari, Antonio Decaro, dopo aver tagliato il nastro insieme al suo collega vastese, Francesco Menna, che dice: “A Bari tutti conoscono la nostra città, le sue bellezze, il nostro brodetto di pesce alla vastese”.
“Quando vedranno che sono andato a inaugurare una pista ciclabile in un’altra città, i miei concittadini saranno contenti”, scherza Decaro ricordando le critiche ricevute quando ha aperto a Bari i percorsi destinati alle bici: “Durante la pandemia, le bike lane le abbiamo fatte di notte, visto che la legge ce lo consentiva”. “Credo – aggiunge – che gli amministratori debbano guardare alle future generazioni e non solo alle elezioni”.
“Abbiamo – commenta Menna – un progetto di itinerario culturale sulle orme di San Nicola. Il Comune di Vasto dal 2019 è gemellato con la città di Bari in ragione di un rapporto di reciprocità fondato su uno stesso tessuto storico, culturale e di tradizione popolare in cui si evidenzia l’antichissima devozione a San Nicola, vescovo di Mira, santo patrono di Bari, fonte di una viva e radicata rete di gruppi di preghiera che nel corso degli anni hanno promosso pellegrinaggi, anche a piedi, lungo la cosiddetta Via Nicolaiana”.
Giornata di intitolazioni, visto che, poco dopo, viene scoperta la targa a Gino Bartali, cui viene dedicata la pineta all’ingresso della Riserva naturale Marina di Vasto, attraversata dalla ciclovia. Nel pomeriggio, i due primi cittadini si spostano in via Pietra, all’estremità nord della circonvallazione Istoniense, per intitolare un parco pubblico a Michele Fazio, il ragazzo di 16 anni vittima innocente della criminalità organizzata: il 12 luglio del 2001 fu ucciso per sbaglio, colpito da una pallottola vagante. Si era trovato per caso sulla traiettoria di quel proiettile partito durante una sparatoria a Bari vecchia. Nel 2005 l’arresto dei quattro giovani responsabili. Dopo la morte di Michele è crollato il muro di omertà che circondava la città antica.