Dopo l’incendio di fine maggio, l’Arap aveva installato una foto trappola per individuare gli incivili che in quell’angolo della zona industriale scaricano rifiuti di ogni genere, per poi incendiarli. Le fiamme di mercoledì hanno però incenerito anche quel dispositivo.
Parliamo del sito di viale Germania andato a fuoco due volte in meno di un mese. Di proprietà dell’Agenzia Regionale delle Attività Produttive, vi venne realizzato un impianto per il trattamento delle acque reflue che però non andò mai in funzione. Così, oltre a essere invaso dalla vegetazione, l’area è diventata nei decenni trascorsi uno dei luoghi preferiti dagli incivili per abbandonare rifiuti; pratica, questa, che è proseguita anche dopo l’apertura dell’adiacente isola ecologica del Comune di San Salvo.
Il sito inoltre è tra quelli più soggetti a incendio: negli ultimi 9 anni, è stato interessato da almeno 4 roghi di grandi dimensioni. Per una singolare coincidenza, gli incendi principali sono avvenuti tutti a ridosso tra la fine di maggio e l’inizio di giugno (17 giugno 2012, 25 giugno 2019, 22 maggio 2021, 16 giugno 2021).
E se all’interno dell’area – dove vengono inceneriti per lo più vegetazione e rifiuti, i grandi alberi una volta presenti sono ormai ridotti a tizzoni – non ci sono grossi rischi, lo stesso non si può dire per le zone circostanti. In più di un’occasione la colonna di fumo ha invaso la Statale “Trignina” costituendo un serio rischio per gli automobilisti, mentre a monte le fiamme puntualmente si avvicinano all’isola ecologica.
Se il pericolo principale è stato scongiurato nei precedenti episodi, l’incendio di qualche giorno fa non ha risparmiato l’ecocentro comunale. Il rogo sospinto dal vento ha bruciato la vegetazione interna all’isola, raggiunto il cassone del cartone, quello dei materassi e il tetto in legno della casetta che ospita l’ufficio dei dipendenti della Sapi. Provvidenziale è stato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno evitato conseguenze maggiori e che le fiamme raggiungessero i rifiuti elettronici e di grandi dimensioni.
Dopo lo scampato pericolo del 22 maggio scorso, gli amministratori comunali intervenuti sul posto avevano sottolineato la necessità che l’Arap pulisse l’area invasa dalla vegetazione. L’agenzia regionale ha tagliato l’erba esternamente creando una fascia di sicurezza lungo il perimetro del sito, ma non è bastato. Il fuoco è partito (molto probabilmente è stato appiccato) in fondo alla traversa sterrata di viale Germania. Da lì ha attraversato velocemente il sito dell’Arap grazie alla presenza degli arbusti e ha raggiunto l’isola ecologica.
Ora, l’agenzia regionale assicura che pulirà l’area (che probabilmente sarà venduta) anche internamente. Da vedere, invece, se le forze dell’ordine potranno recuperare immagini utili dalla fototrappola bruciata. Per quanto riguarda invece l’isola ecologica, sono da valutare eventuali danni all’impianto elettrico; non è escluso che il Comune, poi, chieda un risarcimento all’agenzia regionale.