“Quello che si sta consumando è un evento delittuoso nei confronti del Renzetti e noi non possiamo restare fermi a guardare”. Così il sindaco Mario Pupillo stamattina, in una conferenza stampa convocata di fretta, a seguito del Comitato di direzione della Asl che ha sancito ancora un depotenziamento dell’ospedale Renzetti.
“Il reparto di Oculistica, da unità complessa, diventerà unità semplice, un mero ambulatorio, insomma. – dice Pupillo – Trovo che sia un atto di sottomissione a quelle che sono le cliniche universitarie che noi non possiamo accettare. Piano piano – prosegue – l’assessore Verì e il direttore Schael stanno lasciando morire il nostro ospedale con una operazione strategica di depotenziamento”.
Questa operazione strategica prevederebbe, secondo le fonti del sindaco Pupillo, anche il declassamento del reparto di Pediatria che, inevitabilmente, si porterebbe dietro anche quello di ginecologia e ostetricia.
“Dov’è il centrodestra lancianese? – si chiede il sindaco – Dov’è Campitelli? Dove sono gli assessori di riferimento? Il loro silenzio è assordante ed inaccettabile per la nostra città. Non sto dicendo il vero? Che mi smentissero. Ma se così non fosse, perché non parlano?”.
Un’accusa dura, diretta e senza mezzi termini quella di Pupillo nei confronti dell’assessore alla sanità, Nicoletta Verì, rea di [mar_dx] stare facendo “una strage dell’ospedale di Lanciano con il placet di Schael e di tutto il centrodestra”.
Un depotenziamento che parte da lontano, quello denunciato dal sindaco e che va avanti a colpi di reparti chiusi, unità operative complesse trasferite e primari mai nominati. “Ora chiederò i verbali della riunione di ieri sera per avere le idee più chiare – conclude Pupillo – ma sono disposto a fare barricate, con la mia amministrazione e spero con il coinvolgimento dei cittadini. Il Renzetti non può pagare per la gestione fallimentare della Asl e della sanità abruzzese”.