Si è svolta a Roccamorice, in provincia di Pescara, la sessione addestrativa semestrale per il personale che opera sugli elicotteri del 118 in Abruzzo. Un servizio prezioso, quello dell’eliambulanza, che in tante circostanze, anche in tempi recenti, ha dato prova di efficacia per la capacità operativa, potendo arrivare in zone altrimenti non raggiungibili, e garatendo tempi di trasferimento impossibili via terra.
In Abruzzo sono due la basi, a Pescara e L’Aquila, dove sono di base gli elicotteri – con prestazioni e capacità tecniche differenti – e dove operano i professionisti dell’emergenza urgenza abruzzesi. Oltre ai piloti su ogni elicottero sono presenti gli infermieri del 118 e i medici anestesisti, abilitati dopo una lunga fase addestrativa. Il personale specializzato proviene da tutti gli ospedali della Regione e, quotidianamente, è organizzato quotidianamente in turni nelle due basi di Pescara e L’Aquila.
Ogni sei mesi gli operatori sono chiamati a svolgere esercitazioni in scenari di particolare complessità, così da essere pronti a ogni tipo di intervento durante le operazioni di soccorso.
In una regione come l’Abruzzo, a forte incidenza montana, per infermieri e medici è quindi importante essere sempre preparati a interventi che richiedono di calarsi a terra col verricello o dover scendere e salire dall’elicottero – con il paziente sulla barella – in condizioni estreme.
A guidare gli operatori sanitari anche nell’ultimo corso a Roccamorice, sono gli istruttori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che operano in stretta sinergia con il 118 abruzzese. Al servizio manca solo una svolta verso l’implementazione del volo notturno, che passa attraverso la realizzazioni di basi attrezzate sul territorio – come quella inaugurata una decina di giorni fa a Pianella – che possano permettere agli elicotteri di atterrare e decollare in sicurezza anche con il buio.