Erano probabilmente alla ricerca di auto da rubare i due giovani pugliesi fermati questa mattina dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Ortona con una serie di arnesi da scasso, tra cui uno modificato per forzare le portiere, ben occultati nella loro vettura.
I carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di Ortona hanno denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Chieti per possesso ingiustificato di arnesi da scasso F.A., 30enne e V.F., 36enne. Entrambi, originari di Orta Nova in provincia di Foggia, “hanno alle spalle una lunga serie di arresti e denunce per reati contro il patrimonio, in particolare per furti di auto nelle regioni della dorsale centro-nord adriatica”, spiega il capitano Luigi Grella, comandante della Compagnia di Ortona.
Questa mattina presto, all’equipaggio dell’aliquota radiomobile non è passata inosservata la Toyota Yaris blu che si aggirava a bassa velocità per le vie del centro urbano, “come se gli occupanti fossero alla ricerca di qualcosa o di qualcuno ed hanno quindi deciso di fermarla”.
Alla richiesta dei militari di fornire i documenti di riconoscimento, i due giovani hanno “dichiarato entrambi di esserne sprovvisti ed alle domande di fornire le loro generalità e di spiegare i motivi della presenza ad Ortona, hanno dato risposte vaghe. Questa titubanza ha indotto i carabinieri a perquisire la loro autovettura dove sono stati scovati, abilmente occultati nell’abitacolo, diversi arnesi da scasso tra cui una grossa mazza in ferro ed un cacciavite modificato per forzare le portiere delle auto. Entrambi sono stati condotti in caserma ed identificati tramite fotosegnalamento”.
I due sono stati denunciati in stato di libertà per possesso ingiustificato di arnesi da scasso e “segnalati al questore di Chieti per il rimpatrio ad Orta Nova con il foglio di via obbligatorio, con il divieto di fare ritorno per 3 anni ad Ortona“.