È un mese e mezzo dal bilancio pesantissimo quello trascorso dalla fine di aprile sulle strade del Vastese. In questo lasso di tempo si sono registrati quattro morti e sette feriti soccorsi in gravi condizioni, alcune dei quali hanno riportato danni permanenti.
Il primo di quella che si sta rivelando purtroppo una serie con episodi frequenti è il violentissimo frontale sulla Statale Trignina del 29 aprile. Lo scontro è avvenuto tra due auto di grossa cilindrata in territorio di Lentella: tre i feriti gravi in quell’occasione (una coppia di giovani di Cantalupo nel Sannio e un uomo di Campobasso), per dinamica e violenza dell’urto i primi soccorritori accorsi avevano temuto il peggio.
Altri tre feriti si sono registrati in due distinti incidenti una settimana dopo, l’8 maggio. Il primo sempre sulla Statale 650 Trignina in un punto purtroppo già noto per episodi simili anche dall’esito fatale, il tratto in corrispondenza dell’area di servizio “Il Girasole” in territorio di Dogliola. Qui un uomo residente a San Salvo si è scontrato a bordo della propria moto contro un mezzo pesante che stava uscendo dall’area di sosta; il ferito è stato soccorso in eliambulanza.
[ant_dx]L’elicottero del 118 tornerà lo stesso giorno nel Vastese per un altro incidente. Sulla fondovalle Cena, in territorio di Cupello, una Fiat Punto con a bordo due giovani si è scontrata con un tir; il velivolo trasporterà il più grave dei due all’ospedale di Pescara, l’altro sarà portato a Vasto dall’ambulanza.
La giornata più nera è quella del 25 maggio con due morti in due distinti episodi. La mattina c’è il tragico incidente che costerà la vita ad Andrea Santini. In sella della moto del padre, sulla Sp 154 fondovalle Sinello (dove nel dicembre 2020 si era già registrato un frontale mortale), si è scontrato contro un’auto che stava svoltando in direzione del casello autostradale di Vasto Nord. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’automobilista (un 57enne di Villalfonsina che deve rispondere di omicidio stradale colposo) non si sarebbe accorto dell’arrivo della moto. Il giovane di Casalbordino morirà nel pomeriggio all’ospedale di Pescara dove era stato portato in elicottero.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, sulla Statale 16 viene investito il pediatra sansalvese Roberto Festa. Stava attraversando la Statale 16 all’altezza dei vivai Spadaccini, in territorio di San Salvo, quando è stato colpito da una Fiat Punto guidata da un 29enne del posto. Il mezzo non viaggiava a forte velocità, ma l’impatto è risultato fatale e l’uomo ha perso la vita sul colpo. L’incidente ha riacceso i riflettori su quell’attraversamento che si trova a poca distanza da una rotatoria: l’investimento del medico è solo l’ultimo di una lunga serie. Anche per il giovane, come per il caso di Casalbordino, scatta l’accusa di omicidio stradale colposo.
Il 9 giugno scorso perde la vita Emilio Vaccari, 38enne di Isola del Gran Sasso (Te), che sul tratto vastese dell’A14, a bordo della Fiat Punto aziendale, tampona nel primo pomeriggio un tir che lo precedeva.
Nello stesso giorno, solo qualche ora più tardi, un 43enne è rimasto gravemente ferito in uno scontro tra il proprio ciclomotore e un furgone. L’impatto è avvenuto sulla Statale 16 in contrada “Santo Stefano” in territorio di Casalbordino e l’uomo – un dipendente della Sevel – è stato soccorso in eliambulanza.
L’ultimo episodio è di ieri. A perdere la vita è Nicola Marra, 68enne di Cupello, che è caduto mentre guidava la propria moto sulla Sp 154 fondovalle Sinello in territorio di Scerni. Nell’incidente non sono stati coinvolti altri veicoli. È probabile che a causare la caduta dell’ex dipendente della Autolinee Cerella sia stato un malore.
In molti casi decisivi si sono rivelate distrazioni al volante (con il mancato rispetto di precedenze e incroci) e velocità, per questo le forze dell’ordine si appellano al rispetto dei limiti per evitare che anche episodi all’apparenza dalla lieve entità possano avere conseguenze fatali.