Sono giorni di intensa attività quelli vissuti dagli studenti del corso di laurea Magistrale in Biologia Marina dell’Università di Bologna che stanno partecipando al Laboratorio Sperimentale in Mare che, per il secondo anno consecutivo, si svolge a Vasto. Da lunedì, giorno dell’arrivo a Vasto da Ravenna – dove ha sede il corso di Biologia Marina -, gli studenti, guidati dalle loro docenti, stanno svolgendo una serie di attività didattiche relative allo studio dei fondali rocciosi. Attrezzati di tutto punto, si sono immersi in questi giorni in più punti della costa vastese, sperimentando in acqua tecniche di studio apprese nel corso delle lezioni, passando poi alle prime analisi che saranno da spunto per la redazione di tesine che poi saranno oggetto di valutazione.
L’attività sul campo è fondamentale per i giovani studenti, che si avviano alla conclusione del percorso della laurea magistrale, per arricchire il loro bagaglio di competenze. “Queste attività si rivelano sempre molto formative per i ragazzi”, spiega la professoressa Marina Colangelo, vastese d’origine, docente del corso all’Università di Bologna, cha ha guidato le attività degli studenti insieme alle sue colleghe. “L’anno scorso ci siamo trovati benissimo e quindi quest’anno abbiamo scelto di tornare a Vasto”. E chissà che, dopo le prime due edizioni concluse positivamente, non possa trovare ulteriori sviluppi questa attività del corso di laurea in Biologia Marina, in considerazione della ricchezza che una costa estesa e variegata come quella vastese può offrire.
Per i giovani aspiranti biologi marini, che provengono da diverse Regioni italiane, la settimana di attività a Vasto, è stata anche l’occasione per tornare a incontrarsi dopo mesi passati in didattica a distanza. Nella mattinata in cui hanno esplorato l’area attorno al Monumento alla Bagnante, abbiamo raccolto dalle voci di Cecilia, Fabio, Giorgio e Luca il bilancio di questa loro esperienza.