La partita è tra Lega e Fratelli d’Italia. Il tavolo del centrodestra ha sciolto, per la provincia di Chieti, solo il nodo Francavilla. Per Vasto e Lanciano, invece, si procederà assegnando, sulla cartina delle elezioni comunali abruzzesi, una bandierina al partito di Giorgia Meloni e una a quello di Matteo Salvini.
In videoconferenza sono tornati a discutere di ogni città i segretari regionali Luigi D’Eramo (Lega), Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia), Nazario Pagano (Forza Italia) ed Enrico Di Giuseppantonio (Udc). Per Francavilla al Mare l’intesa è su Roberto Angelucci, che il ruolo di primo cittadino già lo conosce. Nello scacchiere restano vuote le due caselle più importanti.
Nessuna dichiarazione ufficiale, ma fonti del centrodestra parlano di un accordo di massima sull’assegnazione di Lanciano alla Lega, come vorrebbe l’assessore regionale Nicola Campitelli, e di Vasto a Fratelli d’Italia. Dopo mesi di rinvii, l’obiettivo è chiudere nel vertice di lunedì. Se i propositi dovessero tradursi in realtà, a Vasto la scelta toccherebbe a Sigismondi. Il numero uno di FdI ad aprile ha escluso di voler sfidare personalmente il sindaco uscente, Francesco Menna [LEGGI]. Si sono dichiarati disponibili l’ex segretario cittadino di FdI, Marco di Michele Marisi, il capogruppo in Consiglio comunale, Vincenzo Suriani e, in caso di primarie, il consigliere comunale Francesco Prospero.
Per evitare il rischio di lacerazioni interne, il partito guarda anche al di fuori del circolo di corso Garibaldi: all’avvocato Giacomo Cerullo, che a Zonalocale si limita a rispondere: “Non commento”. L’altra soluzione è compattare, almeno in parte, il fronte degli anti-Menna rinunciando a un candidato di bandiera e convergendo su Alessandra Notaro. Pochi giorni fa, la leader della Buona Stagione ha incassato l’appoggio di Vasto in Azione. Il destino del centrodestra vastese è nelle mani di Sigismondi. Restano 48 ore per decidere. Difficilmente, dopo quindici anni di opposizione, gli elettori sopporterebbero l’ennesima esitazione di una coalizione già in ritardo di organizzazione rispetto al centrosinistra.