Santa Maria Maggiore, il complesso delle Torri Montanare e la chiesa di San Rocco sono solo alcune delle meraviglie che impreziosiscono i quartieri storici di Civitanova e Sacca a Lanciano che, insieme a Borgo e Lancianovecchia [LEGGI QUI], costituiscono il cuore antico della città.
Un cuore fatto di viuzze, palazzi storici, scorci da presepe ma anche di problemi mai risolti che i cittadini lamentano da sempre.
Il quartiere Civitanova parte da largo dell’Appello, dove ci sono le Torri Montanare, edificate nel XI secolo a difesa delle incursioni che arrivavano dalla Majella, la chiesa di Santa Giovina ed il Parco delle Arti Musicali. E se oggi tutto il complesso è scenario di concerti e spettacoli all’aperto, un tempo ospitava il vecchio carcere poi trasferito nella nuova struttura in Villa Stanazzo [LEGGI QUI]. Ma il vero gioiello del secondo quartiere più ricco dopo quello di Lanciano è senza dubbio la chiesa di Santa Maria Maggiore, un tempo tempio pagano ed oggi perla di cristianità e bellezza architettonica. Al suo lato, la casa museo dell’artista frentano Federico Spoltore [LEGGI QUI].
Affacciato su largo dell’Appello ed edificato nel XVI secolo, c’è il Palazzo arcivescovile con il Museo Diocesano aperto al pubblico nel 2002 dal mons, Carlo Ghidelli, è stato frutto di una minuziosa ricerca di opere d’arte antiche, a cura di mons. Enzio D’Antonio.
Il quartiere Sacca, invece, si formò tra il 1050 ed il 1153 e risulta così più antico anche di Civitanova ed era chiamato così perché vi si raccoglievano i dazi che i latini chiamavano “saccus”, la cui dogana si trovava nella vicina Porta San Nicola, oggi scomparsa. Presenti ancora oggi le chiese di San Nicola di Bari e San Rocco il cui culto raccoglie centinaia di affezionati fedeli frentani.
Ma per ogni eccezionale bellezza, purtroppo, i due quartieri storici presentano problematiche più o meno rilevanti che i [mar_dx] cittadini denunciano da anni. Come in tutti i quartieri storici, a Civitanova e Sacca, i residenti lamentano scarsità di parcheggi ma, nello stesso tempo, eccessiva presenza di auto che offusca tutto ciò che c’è di bello tra le vie antiche. Come risolvere il problema? Con il nuovo parcheggio delle Ripe [LEGGI QUI] che sarà collegato con la parte alta, storica, grazie ad un ascensore che dovrebbe così facilitare l’accesso di tutti al quartiere liberando chiese, palazzi e monumenti dalle brutture delle auto parcheggiate come formiche.
Nota dolente resta quella delle case parcheggio, dell’inciviltà di chi decide di buttare la spazzatura dalla balconata delle Ripe ed episodi di furti e violenza di cui la zona è spesso, suo malgrado, protagonista.
Come fare quindi per far tornare a splendere di luce propria una delle parti storiche più belle di Lanciano? Valorizzando i suoi monumenti, chiese e luoghi di cultura in un vero percorso turistico che guardi al futuro e non sia soltanto un tentativo spot destinato a non durare nel tempo. I residenti ringrazierebbero.