“Quello che emerge dai nostri incontri politici di queste settimane con i partiti e, soprattutto, con i cittadini è la consapevolezza di essere giunti ad un bivio”. A dirlo è Carmine Paolini, portavoce cittadino del comitato di Lanciano – Sangro Aventino di “Cambiamo! – Coraggio Italia”.
“Un bivio tra, da un lato, le anacronistiche “ricette del passato” con tutti i “contorni” delle vecchie logiche di appartenenza – dice Paolini – e dall’altro la necessità di agganciarsi – anche a Lanciano – al “treno” del nuovo che avanza nella politica nazionale ed oggettivamente rappresentato anche dalla piattaforma politica, programmatica ed ideale che esprime il Governo del presidente Draghi”.
“Non è la prima volta, storicamente parlando, – prosegue la nota – che dal dopoguerra ad oggi la città di Lanciano fallisce la possibilità di inserirsi a pieno titolo in una progettazione nazionale di ampio respiro e di conseguenza resti in una posizione di marginalità sui grandi temi”. Ma la pandemia, che si sicuro ha creato notevoli problemi sotto l’aspetto economico e sociale, può e deve oggi rappresentare un’occasione preziosa per rialzarci e ripartire tutti insieme con un passo nuovo.
Insomma, quello di Cambiamo è un richiamo all’unità, un appello “a rinnovarci, a cambiare i nostri schemi/muri mentali,[mar_dx] a superare le umane divisioni per un bene supremo che è quello di ricostruire Lanciano. Occorre ripartire – dicono – coinvolgendo le migliori competenze e professionalità presenti in città e, con una squadra di queste caratteristiche, riaccendere tutte le grandi potenzialità economiche e sociali dell’intero bacino territoriale Frentano e del Sangro Aventino. Noi ci speriamo e su questa sentita e comune speranza stiamo lavorando. Se non dovesse essere così, – chiude la nota – come recita il sempre attuale proverbio, vorrà dire che: “ognun per sé e Dio per tutti”. Ma così sarebbe l’ennesima occasione persa per Lanciano”.