C’è una nuova data dalla quale si attendono maggiori indicazioni sulle reali condizioni di salute della Pilkington. I rappresentanti dell’azienda guidata da Graziano Marcovecchio ieri ha convocato i sindacati per il prossimo 16 giugno. L’azienda che in Piana Sant’Angelo produce vetri per auto e che fa capo alla giapponese Nippon Sheet Glass sta facendo i conti con i gravi effetti della pandemia che si sommano a un mercato già da tempo a rilento.
Nel frattempo, sempre ieri, le sigle sindacali hanno risposto all’invito del sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca partecipando all’incontro alla presenza anche del primo cittadino vastese Francesco Menna e dell’assessore sansalvese Tonino Marcello. La stampa non ha potuto partecipare all’iniziativa per volontà dei rappresentanti della Cisl che – a differenza degli altri presenti e di altre occasioni simili – ha ritenuto non opportuna la presenza dei giornalisti nell’aula consigliare.
“C’è attesa per l’incontro del 16 – dice il sindaco Tiziana Magnacca a fine giornata – perché potrà chiarire in maniera inequivocabile quali percorsi dovranno essere individuati per garantire il futuro ai lavoratori: nuovi forni float, nuove linee produttive e centro di ricerche efficiente che deve tornare a proseguire nell’innovazione e nella individuazione nuovi prodotti. Occorre far leva sui punti di forza che hanno reso lo stabilimento di San Salvo realtà produttiva altamente professionale. Più che il problema attuale degli esuberi è stata posta in evidenza la necessità di individuare quale sia il futuro previsto dalla Nsg Group per lo stabilimento. C’è seria preoccupazione per le conseguenze del taglio verticale dei posti di lavoro, una preoccupazione che deve interessare non solo questo territorio, ma l’intera regione e anche l’Italia per il ruolo strategico della Pilkington. Dobbiamo delle risposte ai nostri cittadini e alle loro famiglie e abbiamo la responsabilità istituzionale di metterci al servizio del mondo del lavoro affinché sia massimamente preservato”.
A inizio mese, Menna ha scritto una lettera ai sindaci, ai parlamentari abruzzesi e a tutte le altre cariche regionali per chiedere un incontro ufficiale “da tenersi con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, il ministro dello Sviluppo economico, l’assessore regionale alle Attività produttive e il presidente di Nsg-Pilkington, Tony Fradgley con l’obiettivo di esaminare la delicata situazione che sta vivendo l’impianto”.
“IMPIANTI SMONTATI” – A suonare un altro campanello d’allarme è l’esecutivo provinciale dei Cobas, sigla non più presente tra le rsu della fabbrica che definisce “campagna elettorale” le iniziative delle istituzioni locali. Secondo i rappresentanti Cobas “un intero reparto della Pilkington, il Crs di San Salvo viene privato dei suoi impianti performanti sotto gli occhi di tutti nel silenzio più totale, anche dei cosiddetti sindacati rappresentativi”.
“Più volte – continua il sindacato – abbiamo chiesto alla dirigenza di non smontare gli impianti dismessi, anche perché negli anni precedenti erano stati effettuati importanti investimenti, che sarebbero tornati utili qualora il mercato si fosse ripreso, oppure per immediate esigenze da parte dei clienti. Dal 2008 l’azienda risolve le sue crisi ricorrendo agli ammortizzatori sociali, ora diciamo basta. Lanciamo un accorato appello ai lavoratori e agli ex lavoratori che tanto hanno dato a questa azienda accettando tante rinunce affinché tornino davanti alla fabbrica a difendere ciò che si è costruito con sudore, permettendo di dare un futuro ai propri figli. Chiediamo a tutto l’indotto, a tutte le associazioni del territorio, ai commercianti, cittadini alle associazioni caritatevoli di far sentire la propria voce per ridare vita al comprensorio”.