Centrodestra, liste in alto mare: “Molti aspettano di sapere chi sarà il candidato sindaco”

Verso le elezioni comunali - Coalizioni al bivio

L’impressione è che la nave del centrodestra sia ancora in alto mare e che buona parte dell’equipaggio sia rimasto a terra. La coalizione che a Vasto sta all’opposizione dal 2006 non decide. Le riunioni del tavolo locale si sono concluse con un nulla di fatto, mentre quelle del tavolo regionale sono bloccate da rinvii e indugi. Molti aspiranti alla carica di consigliere aspettano. Vogliono prima sapere chi sarà il candidato sindaco.

Alessandra Cappa, candidata sindaca della Lega, conferma nebbia all’orizzonte: “Proseguono gli incontri a livello regionale tra i coordinatori tra le varie forze del centrodestra e non c’è stata ancora la possibilità di fare sintesi, altrimenti lo avreste saputo”, ha detto la consigliera comunale partecipando a Timeout. “Credo che quest’anno, oltre al rischio del centrodestra di attardarsi forse un po’ troppo, ci sia anche una questione di carattere nazionale, cioè si sta facendo fatica a trovare la quadra, la sintesi rispetto ai candidati addirittura nelle grandi città e, quindi, sono convinta che questo contesto locale si inserisca in un contesto di più ampia portata. Il centrosinistra, in questo caso, ha il sindaco uscente, quindi fa la bella figura di aver deciso di puntare su di lui. Per loro, è stato decisamente più semplice. Noi, che da quindici anni siamo all’opposizione, forse abbiamo un percorso ragionevolmente più complesso da fare per arrivare a una sintesi su un candidato con una squadra. Dopodiché non ritengo che decidere al tavolo regionale sia un modo per decidere fuori dalla città, perché al tavolo regionale non è che siedono persone che non ci conoscono, che non hanno rapporti con la città, rapporti e colloqui con il centrodestra vastese; sembra quasi che il tavolo regionale sia un’entità lontana che si invola su un altro pianeta. La democrazia rappresentativa è così: non è che possiamo aprire il tavolo a migliaia di elettori del centrodestra, ci sono dei rappresentanti ai vari livelli”.

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Cappa ricorda un documento firmato dai rappresentanti della coalizione: “A luglio dello scorso anno noi abbiamo sottoscritto un documento in cui dicevamo che volevamo noi, in qualità di consiglieri comunali di opposizione, esprimere una nostra preferenza circa il prossimo futuro candidato sindaco del centrodestra. Abbiamo detto che ci sarebbe piaciuto che quel candidato uscisse proprio dal Consiglio comunale perché abbiamo costituito un gruppo ideale in Consiglio e, quindi, ci sarebbe piaciuto che fosse uno di noi”.

L’incertezza inizia a instillare dubbi anche tra coloro che hanno deciso di correre per conquistare un seggio nell’Aula Vennitti. Il giornalista Michele Cappa si candiderà: “Mi piacerebbe dire anche in quale lista e con quale sindaco, ma al momento, come noto, il centro destra non ha ancora espresso il suo portabandiera”, scrive in un appello rivolto agli alleati. “La situazione che si è venuta a creare è a dir poco imbarazzante per una coalizione, e un’area politica, che può contare su uomini e donne di grande cultura e spessore in ogni settore della società vastese”. E pone un problema: “Se mi giro intorno vedo, parlo e sento persone vicine al centro destra che rifiutano di candidarsi al Consiglio comunale prima di sapere chi sarà il candidato sindaco. La mia lettera è rivolta in primis a loro: candidatevi, perché chiunque sarà il candidato sindaco sarà certamente una persona con la quale condividiamo e condivideremo un’idea, un progetto, l’appartenenza a un’area politica”. Sostiene che la scelta del candidato sindaco non vada fatta in base all’appartenenza politica: “Poco importa se sarà di questo o quel partito, di questo o quell’altro sesso, amico di Tizio piuttosto che di Caio. Voglio un candidato che condivida con me e con il popolo del centro destra un percorso, una storia, una visione nettamente diversa dall’attuale amministrazione.

Milano, Roma e Napoli non sono altro che la cartina al tornasole della situazione candidature a livello nazionale, Vasto rispecchia questo stato di cose, quindi parlare di personalismi vecchi come il cucco è fuorviante oltre che non veritiero”.

di Michele D'Annunzio
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L’impressione è che la nave del centrodestra sia ancora in alto mare e che buona parte dell’equipaggio sia rimasto a terra. La coalizione che a Vasto sta all’opposizione dal 2006 non decide. Le riunioni del tavolo locale si sono concluse con un nulla di fatto, mentre quelle del tavolo regionale sono bloccate da rinvii e indugi. Molti aspiranti alla carica di consigliere aspettano. Vogliono prima sapere chi sarà il candidato sindaco.

Alessandra Cappa, candidata sindaca della Lega, conferma nebbia all’orizzonte: “Proseguono gli incontri a livello regionale tra i coordinatori tra le varie forze del centrodestra e non c’è stata ancora la possibilità di fare sintesi, altrimenti lo avreste saputo”, ha detto la consigliera comunale partecipando a Timeout. “Credo che quest’anno, oltre al rischio del centrodestra di attardarsi forse un po’ troppo, ci sia anche una questione di carattere nazionale, cioè si sta facendo fatica a trovare la quadra, la sintesi rispetto ai candidati addirittura nelle grandi città e, quindi, sono convinta che questo contesto locale si inserisca in un contesto di più ampia portata. Il centrosinistra, in questo caso, ha il sindaco uscente, quindi fa la bella figura di aver deciso di puntare su di lui. Per loro, è stato decisamente più semplice. Noi, che da quindici anni siamo all’opposizione, forse abbiamo un percorso ragionevolmente più complesso da fare per arrivare a una sintesi su un candidato con una squadra. Dopodiché non ritengo che decidere al tavolo regionale sia un modo per decidere fuori dalla città, perché al tavolo regionale non è che siedono persone che non ci conoscono, che non hanno rapporti con la città, rapporti e colloqui con il centrodestra vastese; sembra quasi che il tavolo regionale sia un’entità lontana che si invola su un altro pianeta. La democrazia rappresentativa è così: non è che possiamo aprire il tavolo a migliaia di elettori del centrodestra, ci sono dei rappresentanti ai vari livelli”.

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Cappa ricorda un documento firmato dai rappresentanti della coalizione: “A luglio dello scorso anno noi abbiamo sottoscritto un documento in cui dicevamo che volevamo noi, in qualità di consiglieri comunali di opposizione, esprimere una nostra preferenza circa il prossimo futuro candidato sindaco del centrodestra. Abbiamo detto che ci sarebbe piaciuto che quel candidato uscisse proprio dal Consiglio comunale perché abbiamo costituito un gruppo ideale in Consiglio e, quindi, ci sarebbe piaciuto che fosse uno di noi”.

L’incertezza inizia a instillare dubbi anche tra coloro che hanno deciso di correre per conquistare un seggio nell’Aula Vennitti. Il giornalista Michele Cappa si candiderà: “Mi piacerebbe dire anche in quale lista e con quale sindaco, ma al momento, come noto, il centro destra non ha ancora espresso il suo portabandiera”, scrive in un appello rivolto agli alleati. “La situazione che si è venuta a creare è a dir poco imbarazzante per una coalizione, e un’area politica, che può contare su uomini e donne di grande cultura e spessore in ogni settore della società vastese”. E pone un problema: “Se mi giro intorno vedo, parlo e sento persone vicine al centro destra che rifiutano di candidarsi al Consiglio comunale prima di sapere chi sarà il candidato sindaco. La mia lettera è rivolta in primis a loro: candidatevi, perché chiunque sarà il candidato sindaco sarà certamente una persona con la quale condividiamo e condivideremo un’idea, un progetto, l’appartenenza a un’area politica”. Sostiene che la scelta del candidato sindaco non vada fatta in base all’appartenenza politica: “Poco importa se sarà di questo o quel partito, di questo o quell’altro sesso, amico di Tizio piuttosto che di Caio. Voglio un candidato che condivida con me e con il popolo del centro destra un percorso, una storia, una visione nettamente diversa dall’attuale amministrazione.

Milano, Roma e Napoli non sono altro che la cartina al tornasole della situazione candidature a livello nazionale, Vasto rispecchia questo stato di cose, quindi parlare di personalismi vecchi come il cucco è fuorviante oltre che non veritiero”.

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