Eccoci arrivati all’ultima puntata della rubrica Via Verde – Bike to Coast che ci ha visto scoprire un po’ meglio un territorio di enorme valore turistico, storico ed enogastronomico.
Una parte di Abruzzo che farà da cornice alla futura pista ciclabile costiera in via di completamento (leggi qui tutte le precedenti puntate e il perché di questa rubrica).
Oggi percorriamo l’ultimo tratto che ci porterà dal Pontile di Vasto Marina (leggi la puntata precedente) fino all’estremo sud di San Salvo Marina percorrendo uno dei tratti ciclabili più belli d’Abruzzo.
Sono poco meno di 6 chilometri di lunghezza, da Vasto Marina fino al confine sud di San Salvo Marina, un percorso di pura bellezza, immersi in una natura rigogliosa e a due passi dal mare.
Nel tratto vastese, la pista prevede due sentieri distinti, per ciclisti e per pedoni che ne aumentano la sicurezza e la godibilità.
Proprio l’inizio del percorso ci vede entrare nella Area Sic di Marina di Vasto, che si caratterizza da un litorale sabbioso, con un complesso dunale che permette la crescita e la conservazione di numerose specie di piante, fiori oltre che fauna e uccelli.
Lungo il percorso anche un’area per fare esercizi fisici. Una serie di attrezzi che permettono di allenarsi respirando l’aria del mare all’ombra dei una grande pineta a ridosso della spiaggia.
Pedalata dopo pedalata, intravediamo la spiaggia, i lidi balneari e il blu del mare. Proseguiamo nella tranquillità e nel relax, passando uno dopo l’altro i vari accessi al mare.
Tra i vari sentieri diretti in spiaggia, per la sua bellezza, ci piace raccontare questo che, dopo un post diventato virale sui social, è stato rinominato “sentiero magico”.
Dopo metà percorso, arriviamo sul ponte sul torrente Buonanotte che segna il confine tra Vasto e San Salvo e, riposandoci per qualche minuto, ci piace annotare i punti di forza di questo tratto ciclabile.
1 – È una pista ciclabile che unisce due tra le spiagge più belle e spaziose della costa abruzzese, quella di Vasto e quella di San Salvo, entrambe spesso premiate con la Bandiera Blu della Fee che certifica la qualità delle acque e dei servizi.
2 – Il contesto in cui si sviluppa regala scenari naturalistici molto gradevoli, tante varietà di alberi, fiori e piante i cui profumi ti accompagneranno durante una passeggiata sia in bici che a piedi, specialmente in primavera.
3 – È sicura. Gran parte del percorso è nettamente suddiviso tra quello destinato alle bici e quello destinato ai pedoni. Tutto il tracciato corre distante da strade trafficate e segue il percorso retrodunale della spiaggia. I pochi incroci con strade secondarie (con presenza di auto) sono ottimamente segnalati e possono essere percorsi in estrema sicurezza.
4 – Sono davvero tanti gli accessi diretti alla spiaggia tra cui uno davvero particolare che ha preso il nome di “sentiero magico”, di cui ti abbiamo mostrato una foto poco prima, che permettono di usare la pista e la bici anche come utile mezzo di movimento per raggiungere i vai punti della spiaggia.
Entriamo così nel territorio di San Salvo Marina e facciamo subito una breve deviazione per raccontare l’area naturalistca del Biotopo Costiero.
Si tratta di un’oasi protetta di 8 ettari (di cui 5 dedicati al Giardino Botanico Mediterraneo, il più esteso in Abruzzo) in cui vengono protetti habitat minacciati come le dune sabbiose costiere e gli stagli retrodunali.
Il Giardino Botanico, invece, protegge alcune delle specie floristiche più importanti delle zone dunali presenti nell’area del Mediterraneo.
Riprendiamo la pista ed entriamo in uno degli scenari piu belli del tratto sansalvese, la grande e fresca pineta che costeggia il mare.
Qui troviamo refrigerio e silenzio, accompagnati dai profumi degli alberi e dai suoni della natura.
Arriamo così alla fine del tratto ciclabile, proprio al confine sud di San Salvo Marina. Ci dirigiamo verso il mare per raccontare il porto turistico Le Marinelle dove è possile ormeggiare barche private e da dove ci sono partenze per le vicine Isole Tremiti.
Poco più in là, a due passi, il confine con il Molise. Ci piace immaginare che da qui, la pista possa un giorno continuare verso sud, entrando in Molise e da lì in Puglia compiendo quello che, nel progetto inziale, è stato immaginato.
Ovvero, il progetto della Ciclovia Adriatica, chiamato Ve.Le. (Venezia / Lecce) di cui, in questa rubrica abbiamo raccontato solo la parte del sud Abruzzo, da Pescara a Vasto – San Salvo.
Sono certo che il futuro turistico e la ripresa economica post-pandemia di questo comparto e di questo territorio passi necessariamente verso questo tipo di turismo, fatto di bicicletta, attività fisica, viaggio itinerante, intermodalità nei trasporti, turismo slow e più attento all’aspetto esperienziale, caratteristiche che speriamo di essere riusciti a evidenziare e raccontare durante le puntate di questa rubrica.
È arrivato il tempo dei saluti, ti ringraziamo per aver seguito il nostro viaggio fino a qui, con l’augurio di essere “sempre in sella” sulla bici e, metaforicamente, nella vita. A presto!
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