Non si spegne l’eco a San Salvo dell’investimento in cui ha perso la vita il pediatra Roberto Festa.
L’attenzione è concentrata sulla sicurezza dell’attraversamento della Statale 16 in corrispondenza del quale si sono verificati già numerosi incidenti dalla dinamica simile [LEGGI].
L’ex sindaco Gabriele Marchese già intervenuto brevemente in precedenza torna a sottolineare l’esigenza di un’alternativa, come un sovrappasso.
“In consiglio comunale e in più occasioni – ricorda – come opposizioni avevamo sostenuto che in quel posto bisognava (e bisogna) realizzare un ponte, purtroppo non siamo stati ascoltati. All’idea iniziale della maggioranza di costruire un sottopasso che sarebbe stato alquanto pericoloso per la presenza di acque sorgive e a causa di allagamenti frequenti in quella zona, la stessa ha scelto la soluzione peggiore, cioè quella di far attraversare la Statale 16″.
“Decidendo di realizzare delle strisce pedonali per l’attraversamento della statale è stato evitato che l’Anas negasse l’autorizzazione a una intersezione con una pista ciclabile. Questa soluzione ad oggi ha già prodotto diversi incidenti fino ad arrivare all’ultimo di natura mortale. Abbiamo appreso che la magistratura ha aperto un inchiesta su questa vicenda è ci auguriamo che faccia piena luce su eventuali negligenze e responsabilità”.
“Nel frattempo, il sindaco e l’amministrazione comunale hanno il compito e il dovere di garantire l’incolumità e la sicurezza dei cittadini, realizzando un ponte per evitare che altri tragici eventi possano ripetersi. Questo è il miglior modo per onorare chi ha perso la vita”.