Ha avuto un significato particolare la celebrazione del 2 giugno a Monteodorisio. La festa della Repubblica è stata infatti l’occasione per inaugurare la rinnovata area del monumento ai Caduti. Nicola D’Oria, titolare della ditta Arteferro, ha voluto donare alla sua comunità un’installazione, progettata dall’architetto Daniela Spagnoli, che ricorda i 79 caduti monteodorisiani nei due conflitti mondiali.
Nel corso della cerimonia, alla presenza delle autorità civili e militari e delle associazioni combattentistiche e d’arma, è stata deposta una corona d’alloro dinanzi al monumento. “Il 2 giugno del 1946, l’Italia, appena uscita dalla seconda guerra mondiale, iniziava a scrivere un nuovo capitolo della sua storia – ha detto il sindaco Catia Di Fabio – . Oggi, 75 anni dopo, e dopo 50 anni dall’inaugurazione del monumento ai Caduti a Monteodorisio, ci troviamo qui, per la prima cerimonia pubblica dopo una lunga battaglia che ci ha visti cambiare abitudini, che ha visto alcuni perdere affetti, e che ci ha visti uniti come raramente è accaduto e, al contempo, ci ha fatto scoprire di essere spesso più fragili di ciò che credevamo”.
Nel ricordo dei passaggi che hanno portato l’Italia all’uscita dalla guerra e alla nascita della Repubblica, c’è lo sguardo al presente. “Viviamo tempi complessi, con una pandemia ancora in corso e una crisi economica che non accenna a finire: per questo dimostrare oggi amore per la Patria e la Repubblica significa vivere in una comunità che condivide gli stessi valori su cui si fonda la nostra Costituzione“.
Oltre all’omaggio per i caduti in guerra, c’è un pensiero rivolto a chi ha sofferto a causa della pandemia. “Anche nel nome di tutti coloro che hanno perso la vita a causa del Covid, celebriamo oggi questo 2 giugno di riconquistata libertà, sapendo che bisogna ancora stare attenti e che non dobbiamo abbassare la guardia – ha ricordato il sindaco Di Fabio. Dobbiamo invece concentrare tutti i nostri sforzi nella campagna vaccinale che ha visto, anche a Monteodorisio, le forze dell’ordine e i carabinieri in particolare, in prima linea”.