Gli studenti del Liceo Artistico Pantini-Pudente sono stati premiati questa mattina a Chieti, in Prefettura, durante la cerimonia conclusiva del primo concorso d’arte “La natura che cambia”, dedicato ai tre licei artistici della provincia.
Il concorso “è dedicato proprio a quei giovani che, già nella prima, importante scelta dell’indirizzo di studio, si sono orientati per una scuola che contempla discipline dell’ambito artistico”, spiega il Prefetto di Chieti, Armando Forgione, nell’introdurre la pubblicazione che raccoglie tutte le opere premiate.
“È un concorso nato con la determinante collaborazione delle dirigenti dei tre Licei Artistici della provincia, le professoresse Paola Di Renzo, Anna Orsatti, Mirella Spinelli, del mecenate e presidente onorario della Fondazione Immagine, Alfredo Paglione, del presidente della medesima, dott. Luciano Di Tizio.
Nelle sofferte restrizioni dovute alla pandemia, è apparso poi in qualche modo di benefica utilità lanciare l’impulso a mettersi in gioco in una serena competizione che ha inteso favorire la creatività, l’espressione dello spirito e dei sentimenti. Non sono stati posti limiti alle tecniche artistiche da utilizzare, né alla libera interpretazione del tema assegnato, La Natura che cambia, lasciando così piena autonomia espressiva alla creatività, all’emozione, alla fantasia. Tutte le opere prodotte sono state giudicate pregevoli e conformi al bando, tutte ammesse alla esposizione appositamente allestita negli ambienti storici del Palazzo del Governo di Chieti”.
Con la delegazione della scuola, guidata dalla dirigente Anna Orsatti e dai docenti Alessandra Minerva e Giuseppe Colangelo, c’erano anche il sindaco Francesco Menna e dall’assessore Anna Bosco. Sarah Crisci, con l’opera La Margherita, ha conquistato il terzo premio assoluto. Segnalazioni di merito per le opere Bloody Earth di Cristina Hyka, Volatili di Sheila Tomasi, Le grandi madri di Sofia Dragoni, Retalation di Daniele Scutece e The never ending story di Luna Felice ed Emily Maione.
“Complimenti ai nostri ragazzi artisti – scrive ancora Forgione -, come pure ai loro insegnanti che ogni giorno, con ammirevole impegno, accompagnano e sostengono la loro crescita umana, relazionale e culturale, orientata verso la progressiva maturazione di persone libere e, come tali, consapevoli e responsabili”.