Domenica 30 maggio, con la celebrazione della messa alle 18, la chiesa di Sant’Antonio di Padova a Vasto sarà restituita alla città. Sono terminati in questi giorni i lavori di restauro dopo il crollo di una parte del tetto della storica chiesa di via Adriatica, sede della parrocchia di San Pietro.
Il 3 gennaio 2019 la chiesa era stata chiusa d’urgenza, dopo aver rilevato come una delle travi in legno che sorreggevano il tetto fosse spezzata [LEGGI] mentre altre due erano profondamente lesionate. Qualche giorno più tardi, il 24 gennaio, una porzione del tetto cedette, fortunatamente senza provocare danni a persone [LEGGI]. L’edificio venne poi messo in sicurezza, permettendo così lo svolgimento delle funzioni religiose per alcuni mesi del 2019. Poi, con l’inizio dei lavori, su progetto dell’architetto Domenico Scopa, la nuova chiusura fino a questi giorni, quando ci si sta preparando per la riapertura.
Con Don Gianfranco Travaglini, che guida la parrocchia di San Pietro in Sant’Antonio, assieme a quella di San Giuseppe, siamo andati a vedere come si presenta la chiesa alla vigilia della riapertura.
I lavori di rifacimento del tetto, sistemazione del campanile e delle facciate interne, sono costati 350mila euro. Sono arrivati 226mila euro dalla Cei, con i fondi dell’8xmille, altri 50mila euro sono stati stanziati dalla Regione Abruzzo. Il resto, circa 75mila euro, è l’impegno della parrocchia. A fare il punto sullo svolgimento dei lavori è stato Don Giuseppe Liberatoscioli, responsabile dei beni storico-culturali della Diocesi Chieti-Vasto.
Immagini di Nicola Cinquina – Immagini dal drone di Italvolo.