“Violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria, nonché una situazione di squilibrio economico-finanziario“. È quanto accertato dalla Corte dei Conti (nella delibera n. 185 del 5 maggio 2021) riguardo la gestione finanziaria del Comune di Cupello.
L’ente guidato dal sindaco Graziana Di Florio dovrà, entro 60 giorni dalla comunicazione, adottare adeguate misure per: la corretta quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità e del Fondo anticipazione di liquidità nel risultato di amministrazione nel rispetto delle disposizioni dettate dal legislatore; la gestione della liquidità con particolare riferimento alla consistenza del fondo cassa, alla riduzione del ricorso all’anticipazione di tesoreria e alla quantificazione della cassa vincolata; il disavanzo della gestione di competenza; la gestione dei residui; il rispetto della normativa sui termini di approvazione dei rendiconti di gestione e sulla tempestività dei pagamenti.
IL COMMENTO DI INSIEME PER CUPELLO – “Un giudizio severo – commenta il gruppo di opposizione di Insieme per Cupello – che conferma le nostre denunce pubbliche circa una gestione troppo allegra delle risorse finanziarie, fortemente tesa alla spesa corrente con particolare riferimento alle spese ludiche, ricreative e facoltative, che garantiscono passerelle e visibilità immediata, ma che finiscono per minare la solidità del bilancio comunale”.
[ant_dx]La Corte dei Conti ha evidenziato “il persistere di una situazione di grave squilibrio della gestione finanziaria, di cui è evidente testimone la profonda crisi di liquidità che colpisce in modo costante la cassa del Comune, fenomeno che si protrae anche nel 2020 e a cui si accompagnano violazioni di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria”.
In particolare, per la Corte dei Conti la carenza di liquidità che caratterizza il Comune di Cupello e il ripetuto ricorso all’anticipazione di tesoreria costituiscono “un sintomo di latenti e reiterati squilibri nella gestione di competenza tra le risorse in entrata che l’ente può effettivamente realizzare e le spese che si è impegnato a sostenere”.
In definitiva, continuano i magistrati, il Comune di Cupello “versa in una costante crisi di liquidità e cronica difficoltà nel gestire e programmare i propri incassi e pagamenti“; situazione resa ancora più grave dalla scarsa capacità di riscossione e dal fatto che l’ente non abbia adottato “alcuna misura correttiva volta a riequilibrarne la gestione finanziaria”.
“Il Comune – scrive ancora la Corte dei Conti – non può che operare su un incremento delle entrate e un efficientamento della loro riscossione, ovvero su una riduzione della spesa corrente. Ciò a maggior ragione in questa fase, in cui non si può non tenere conto degli effetti che l’attuale situazione emergenziale epidemiologica da Covid-19 potrà produrre sul bilancio dell’ente in termini di aumento della spesa e contrazione delle entrate: appare, dunque, necessario che vengano adottate sin d’ora adeguate misure correttive, ovvero l’attivazione degli strumenti individuati dall’ordinamento per superare le situazioni di squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario, nel pieno rispetto dei principi di responsabilità del mandato elettivo e di equità intergenerazionale”.
“La deliberazione della Corte dei Conti – conclude Insieme per Cupello – è l’ennesima dimostrazione che le nostre perplessità erano più che giustificate e che questa amministrazione non ha né la credibilità né la capacità necessarie a guidare il nostro paese. Ora ci aspettiamo non solo una comunicazione rituale da parte del sindaco e del presidente del consiglio comunale, ma anche un dibattito approfondito per conoscere cosa intenda fare l’amministrazione comunale per raddrizzare la situazione”.