Il futuro dello stabilimento della Sanmarco Industrial e quello dei suoi dipendenti al centro dell’ultima vertenza della Fim-Cisl. In un comunicato stampa il sindacato definisce “vergognoso” il comportamento “irrispettoso” dell’azienda nei confronti dei lavoratori.
“Nello stabilimento della Sanmarco Industrial sito in Val di Sangro – si legge nella nota delle sigle sindacali – che ormai produce interamente per l’azienda Sevel S.p.A., continua a perpetrarsi un comportamento vergognoso per la nostra Regione. Dopo la vicenda Faist, dove nottetempo più di un anno fa la stessa proprietà della Sanmarco smantellò lo stabilimento dalla zona industriale di Lanciano, delocalizzandolo in Umbria, cerca imperterrita con il proprio atteggiamento di ripetere la storia. Ciò che sconvolge maggiormente – proseguono – rispetto alle numerose problematiche presenti sul territorio nazionale, rendendola una vertenza unica, sono i modi; infatti, l’azienda non solo è irrispettosa nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie, soprattutto in questo contesto difficile, ma è incurante anche della legge cercando con la complicità di alcune parti sociali di mettere i lavoratori l’uno contro l’altro.
Difatti – spiegano – i vertici a cadenza regolare radunano i lavoratori nei vari spazi comuni, dove infondono timori verbali attraverso comunicazioni e intenzioni riguardo il futuro della proprietà, sbeffeggiando chi è in cassa integrazione e dichiarando di avere somme disponibili a favore dei propri legali per eventuali cause da affrontare. Ribadiamo a questi soggetti che al contrario di ciò che l’amministratore ha dichiarato in una riunione, in plenaria, alla presenza di tutte le organizzazioni sindacali ‘che ogni persona ha un prezzo’ dal momento che qualcuno si è svenduto, noi non siamo in vendita“.