Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta della futura Via Verde – Bike to Coast.
Dopo la visita del paese e del lido di Casalbordino (leggi qui tutte le puntate precedenti e il perché di questa rubrica), procediamo verso sud e dedichiamo questa tappa interamente al tratto che si snoda all’interno della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci a Vasto.
Crediamo che questo tratto sia tra i piu paesaggistici di tutta la Costa dei Trabocchi, ma anche uno dei luoghi più affascinanti d’Abruzzo e d’Italia.
La Riserva Naturale di Punta Aderci è stata istituita nel 1998 e si estende a nord col confine con Casalbordino lido e a Sud con il porto di Vasto.
Al suo interno custodisce paesaggi bucolici, campi di grano, vigneti sul mare, uliveti oltre che l’accesso ad alcune delle spiagge più belle di Vasto e dell’intero Abruzzo e che vedremo in seguito.
Anche gli appassionati di flora e fauna troveranno sorprese con la presenza, tra gli altri, del fratino (simbolo della riserva).
Se vuoi approfondire sulle specie animali e vegetali presenti nella riserva, puoi vedere questo link.
Come puoi vedere dalla seguente infografica, all’interno della riserva naturale ricadono alcune delle spiagge più belle del Sud dell’Abruzzo come la Spiaggia di Punta Aderci, appunto, quelle selvagge di Mottagrossa e Libertini, quella comoda, spaziosa e informale di Punta Penna.
Attualmente il tracciato ciclabile è su fondo ghiaia battuta che permette il transito sia delle mountain bike che, con un po’ di attenzione, anche delle biciclette da città.
Partendo dal ponte sul fiume Sinello, la Via Verde procede sul vecchio tracciato ferroviario, attraversando un bosco di latifoglie tra verde lussureggiante e permette, di tanto in tanto, affacci paesaggistici sul mare e sulla sottostante spiaggia di Mottagrossa.
Nella parte successiva, il tracciato diventa un serpente bianco che disegna curve tra campi di grano o girasoli (a seconda della semina), passa attraverso un piccolo borghetto di case fino a congiungersi con un punto in cui si ha una vista speciale sul promontorio di Punta Aderci e sul trabocco sottostante.
Da qui possiamo notare anche un canneto, nelle vicinanze del quale, memorie storiche di Vasto, ci dicono sia stato sotterrato un capodoglio di 15 metri spiaggiatosi davanti le coste di Vallevò a Rocca San Giovanni più di sessant’anni fa e trasportato fino qui.
Negli scorsi anni si è parlato della creazione di un museo sul mare proprio in questo luogo. Nella foto che segue il ritrovamento del capodoglio a Vallevò.
Il paesaggio inizia a diventare davvero unico, il mare si lega alla natura in modo pacato e meraviglioso e le biciclette che ci si muovono dentro, creando emozioni e geometrie, sembrano un tutt’uno con la bellezza di questo luogo.
Il sentiero bianco si apre nel verde del grano giovane e ci accompagna sul famoso promontorio di Punta Aderci dal quale si ha una vista speciale sul trabocco sottostante, sul mare e, in giornate di cielo terso, anche sui monti della Maiella, del Gran Sasso, dei Monti Sibillini fino a scorgere addirittura il monte Conero nelle Marche.
Qualche decina di metri più avanti inizia il ripido sentiero (da fare a piedi) per la spiaggia dei Libertini, tra le più selvagge d’Abruzzo.
Il suo nome, quasi certamente, si deve al fatto che nel secolo scorso, e ancor prima, questa spiaggia veniva frequentata da alcune suore di un vicino convento che approfittano della riservatezza di questo luogo per scoprirsi leggermente braccia e gambe.
Continuando ancora verso sud, a poca distanza, un altro gioiello di questo territorio, la Spiaggia di Punta Penna.
Si tratta di un litorale abbastanza giovane dato che si è iniziato a formare solo successivamente la costruzione del molo del porto di Vasto che ha permesso il continuo accumulo di sabbia. Questa spiaggia continua a crescere tutt’ora.
Di notevole importanza anche il paesaggio retrodunale purtroppo vittima di un disastroso incendio che nel 2020 ha sconvolto, oltre che la ricchezza floro-faunstica, anche i tanti, tra residenti e turisti, che amano e frequentano questo luogo.
Per fortuna, un anno dopo, sembra che la bellezza e la forza della natura abbiamo imposto le loro regole di rinascita. Di seguito la comparazione tra situazione del 2020 (a sinistra) e quella del 2021 (a destra).
Non solo primavera o estate, la Riserva Naturale di Punta Aderci è certamente vivibile in tutti i periodi dell’anno.
Immaginiamo la Via Verde – Bike to Coast aperta e completamente fruibile e un’utenza magari nord europea più abituata a vivere i climi meno caldi, oppure utenza della terza età che può scegliere di viaggiare in periodi meno caotici e magari frequentare la riserva di punta anche nei primi mesi primaverili, oppure a ridosso del passaggio in autunno.
Sarebbe un ottimo modo per avviarci verso un vero processo di destagionalizzazione che aiuterebbe e renderebbe piu solido il comparto turistico.
Per questo e per altri motivi la fine dei lavori della Via Verde diventa cruciale per il futuro di questo territorio.
La fine della giornata ci accoglie con un tramonto sul mare. Sì, perché dalla spiaggia di Punta Penna, per via della sua angolazione, è possibile ammirare sia l’alba, verso il porto, che il tramonto, verso il promontorio di Punta Aderci.
Quando gli occhi si riempiono di bellezza, tutto sembra più leggero e quando siamo più leggeri permettiamo alla bellezza di entrare ancora di più come in un circolo virtuoso che fa bene a noi e agli altri.
Estrema bellezza: è questa la sensazione che si prova passando del tempo in questi luoghi, dove i colori del grano si mescolano con quelli del cielo azzurro e del turchese e smeraldo del mare.
Vorremmo stare ancora, ma il viaggio ci aspetta. Ci rimettiamo in cammino verso la prossima tappa del nostro viaggio sulla futura Via Verde – Bike to Coast. A presto!