La soglia del 100 per cento è ancora un obiettivo da raggiungere, però l’80 per cento dei vastesi avrà l’acqua 24 ore al giorno. Nel 2021 può sembrare normale, ma da decenni a Vasto i rubinetti restano periodicamente a secco. Anche tutti i giorni, in alcuni quartieri.
Disagi cronici destinati a ridursi al minimo, assicurano i dirigenti della Sasi, la società che gestisce il servizio idrico integrato in 87 dei 104 comuni della provincia di Chieti. I lavori, costati 3 milioni e 100mila euro, consentono di abbattere le fuoriuscite dalle tubature “che sono troppo vecchie”, dice l’ingegner Marco Fantozzi, al cui studio la Sasi si è affidata per cercare le perdite, eliminarle e razionalizzare la pressione del flusso idrico.
Sarà sufficiente a evitare che d’estate manchi l’acqua in diversi quartieri di Vasto? “Dipende anche dalla sorgente del Verde, che ha fatto registrare un drastico calo della portata”, risponde Gianfranco Basterebbe, presidente della Sasi, che dice: “Prima c’erano zone della città alle quali era garantita l’erogazione per nove ore al giorno, ora la avranno nell’arco di tutte le 24 ore”.
Alla conferenza stampa nell’Aula consiliare Vennitti partecipano il vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, i vertici della Sasi con Basterebbe, la consigliera Maira Roberti, il responsabile dell’area tecnica, Pio D’Ippolito, il responsabile delle reti, Donatello Di Prinzio, l’ingegner Fabrizio Talone e il presidente dell’Ersi (Ente regionale servizio idrico), Nunzio Merolli.
Imprudente ricorda l’imminente completamento, atteso da 44 anni, della diga di Chiauci, “che comporterà il raddoppio della capienza da quattro a otto milioni di metri cubi”, destinati però soprattutto all’agricoltura.
In questo video, le interviste a Emanuele Imprudente, Gianfranco Basterebbe e Marco Fantozzi.