Il sindaco di Vasto Francesco Menna chiederà un tavolo di confronto con i vertici della Pilkington “nell’interesse esclusivo della salvaguardia dei posti di lavoro e del colosso industriale di San Salvo, da sempre punto di riferimento di benessere e crescita culturale del nostro comprensorio”. Il primo cittadino raccoglie così il mandato scaturito dall’approvazione all’unanimità del punto all’ordine del giorno sulla crisi dello stabilimento che produce vetri per auto.
Il sindaco Menna coinvolgerà i rappresentanti sindacali, gli esponenti politici locali, regionali e di Governo per avviare un tavolo di confronto con i vertici di Pilkington e Nsg nei ministeri competenti (Lavoro e Sviluppo economico) e in Regione. “Non possiamo consentire di disperdere il patrimonio professionale e delle conoscenze umane della Pilkington Nsg. Le lavoratrici e i lavoratori, nonché a tutto l’indotto, in questi anni hanno sempre dimostrato forte senso di responsabilità e sacrificio. Ringrazio l’assessore Gabriele Barisano e i consiglieri Mauro Del Piano e Edmondo Laudazi per aver portato all’attenzione del consiglio comunale questo importante tema e l’assise civica che ha dimostrato unità e piena condivisione. Auspico una presa in carico da parte di tutti gli esponenti politici del territorio. Solo uniti possiamo dare risposte concrete”.
Il colosso giapponese Nippon Sheet Glass nei mesi scorsi ha annunciato una ristrutturazione a livello globale che porterà al taglio di 2mila posti di lavoro. Nel sito sansalvese gli esuberi prospettati sarebbero almeno 300, ma il timore è che tale numero possa lievitare come, d’altronde, ha ammesso lo stesso presidente Pilkington, Graziano Marcovecchio, nell’ultimo incontro con i sindacati. A rendere ancora più fosco il futuro della zona industriale sansalvese c’è il recente annuncio della vicina Denso di 100 esuberi.
Nel ringraziare il consigliere Laudazi per aver sollevato il tema, i gruppi di maggioranza (Partito Democratico, Avanti Vasto, Patto con Vasto, Filo Comune, Città Virtuosa e Italia Viva) aggiungono: “Chiediamo che sia riconfermata la strategicità e centralità dello stabilimento di Piana Sant’Angelo nel varo dell’indispensabile programma di ristrutturazione aziendale e di rilancio degli investimenti”.
“Il ricorso agli ammortizzatori sociali, viene chiarito nel documento approvato, deve essere usato per affrontare il breve periodo, nell’attesa che il gruppo Nsg torni ad essere competitivo sui mercati. La soluzione alla crisi va trovata nei prodotti nuovi, nella ricerca e negli investimenti. Anche in fondamentali investimenti pubblici quale il completamento del cosiddetto ‘ultimo miglio’ ferroviario, che permetterà non solo alla Nsg, ma a tutte le aziende anche di altre regioni, di poter utilizzare lo scalo marittimo di Punta Penna per il trasporto dei loro prodotti”.