È stato approvato dal consiglio comunale di Vasto, con 19 voti favorevoli e 4 astenuti, il conferimento della cittadinanza onoraria di Vasto a Patrick Zaki, studente presso l’Università di Bologna, ingiustamente incarcerato al Cairo oltre un anno fa. Dopo una lunga discussione, l’assise civica, riunita in modalità online, ha votato il documento che ha visto i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza, Lega e Movimento 5 Stelle, e l’astensione dei consiglieri di Fratelli d’Italia, Misto, Il Nuovo Faro e Forza Italia [LEGGI].
“Si tratta di un atto Istituzionale con il quale il Comune di Vasto prende una posizione chiara e decisa nei confronti di una violazione dei diritti umani che ha assunto rilevanza internazionale e sulla quale non si può tacere – commentano a fine seduta Pd, Articolo Uno, Possibile, Filo Comune e Avanti Vasto -.
Dispiace che la decisione non sia stata condivisa da alcune forze politiche: Patrick è un ragazzo, uno studente fuorisede, proprio come lo sono i tanti ragazzi che ogni anno lasciano Vasto per studiare, e la sua vita è in pericolo. Patrick non è italiano ma è come se lo fosse. Non è una questione su cui possono crearsi divisioni politiche, i diritti umani non hanno colore politico, e dovrebbero essere tutelati e difesi in maniera trasversale da tutti in ogni sede, in ogni spazio di democrazia.
Oggi la città del Vasto, assieme ai tanti altri enti locali ed altre amministrazioni che hanno conferito a Zaki la cittadinanza onoraria, si schiera con fermezza dalla parte dei diritti, condanna ogni ingiustizia e dà il suo contributo affinché il messaggio lanciato dalla rete solidale generatasi in questo anno a tutela dei diritti umani venga ascoltato”.
La proposta era stata avanzata dal Forum civico ecologista: “La cittadinanza onoraria di Vasto riconosciuta al ricercatore certamente non risolve il suo problema – magari diremmo – e forse è la classica goccia nell’oceano, ma rappresenta comunque un tassello importantissimo in quel cammino faticoso ma inarrestabile del rispetto dei diritti delle persone, delle loro libertà, delle loro opinioni, della loro dignità”, si legge in una nota dell’organizzazione ambientalista.
“In questo senso, quello che è stato deliberato ieri dal Consiglio comunale di Vasto su sollecitazione del Forum Civico Ecologista, è un atto fondamentale a cui va tutto il nostro plauso. Crediamo infatti che le libertà personali e i diritti civili e politici costituzionalmente garantiti non possano trovare un freno davanti alla diversa nazionalità o provenienza o diversità culturale, ma che vadano estesi e riconosciuti nei confronti di chiunque, a maggior ragione dinanzi ad atti che violano proprio quei diritti su cui si basa uno Stato democratico. È proprio in questo senso che noi intendiamo il mondo: uno spazio di libera circolazione dove vengano garantiti quei diritti fondamentali e universali quali ad esempio il diritto di pensiero, coscienza, opinione, ad un processo giusto ed equo e il diritto a vivere in un ambiente sano e salubre. Dunque la cittadinanza onoraria di Vasto a Patrick Zaki altro non è che un atto politico e che quasi sicuramente non influirà in alcun modo ai fini della libertà dello studente di Bologna, ma è ad ogni modo un atto dovuto che contribuisce a riaffermare ancora una volta il riconoscimento di quei diritti umani fondamentali a cui tutti gli Stati democratici devono riconoscersi”.