Illuminare la strada verso la cura e contro la discriminazione. Per questo stasera, in tutto il mondo, i più importanti monumenti di migliaia di città si illuminano di viola nella Giornata mondiale delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino. Un gesto simbolico per rompere il silenzio e aiutare la ricerca. A Vasto luci su Palazzo d’Avalos.
La testimonianza – Chiara Palumbo ha vent’anni. Ci racconta la sua personale esperienza con la malattia di Crohn: “Avevo undici anni. Mi sentivo molto stanca. Ho fatto le analisi e subito mi hanno dato una diagnosi precisa. Sono stata in cura a Chieti, Genova e Roma, mi sono sottoposta a diversi interventi. Questa è una malattia particolare, che ti costringe a lunghe ospedalizzazioni e a fare delle rinunce, ma io continuo a studiare, sono iscritta alla facoltà di economia a Parma e, paradossalmente, le restrizioni dovute alla pandemia sono state un bene, perché mi hanno consentito, anche quando ero in ospedale, di seguire le lezioni e di dare due esami da remoto. Spero che la didattica a distanza venga consentita anche dopo che avremo superato l’emergenza. Negli anni scorsi, invece, la scuola ho potuto frequentarla poco, ma non ho mai rinunciato allo studio, ad andare all’estero per imparare l’inglese e a coltivare la mia passione per il basket. Bisogna cercare il lato positivo anche nelle negatività e così sono riuscita a trovare le soluzioni per fare tutto. Dagli amici non mi sono mai sentita esclusa, ma a scuola qualche intoppo c’è stato. Non tutti i professori capivano davvero la situazione. Questa iniziativa è importante per aumentare la conoscenza e la consapevolezza sulle malattie infiammatorie croniche dell’intestino: sconfiggere l’ignoranza significa evitare che tante persone si sentano escluse, quindi è giusto che se ne parli perché chi vive questa condizione non si senta solo. Quando ero piccola mi vergognavo anche di parlarne, oggi no”.
Luci viola – Il Comune di Vasto ha aderito alla Giornata mondiale delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino illuminando di viola Palazzo d’Avalos. “Il World Ibd day intende essere un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle 250mila persone che in Italia convivono con la malattia di Crohn e la colite ulcerosa”, spiegano in un comunicato il sindaco, Francesco Menna, e le assessore Lina Marchesani e Anna Bosco. “L’obiettivo è migliorare la qualità di vita delle persone che soffrono di queste patologie e dei loro familiari e creare una maggiore consapevolezza al riguardo. Vogliamo anche ringraziare il personale medico dell’ospedale di Vasto, che vanta un ambulatorio Ibd, importante centro di riferimento aziendale per le malattie infiammatorie croniche intestinali”.