È stato pubblicato oggi l’avviso per la presentazione dei progetti personalizzati di vita indipendente sperimentali relativi al fondo nazionale per la non autosufficienza rivolto esclusivamente alle persone con disabilità in situazione di gravità residenti nei nove Comuni dell’ambito Frentano 11.
Le domande di ammissione dovranno essere presentate attraverso il modello e lo schema di progetto personalizzati allegati all’avviso entro e non oltre le ore 12 di lunedì 31 maggio. Le risorse destinate ai progetti saranno pari a 100mila euro, di cui 80mila finanziati dalla Regione Abruzzo e 20mila cofinanziati dai Comuni dell’ambito: Lanciano capofila Ecad, Fossacesia, Castel Frentano, Frisa, Mozzagrogna, Rocca San Giovanni, Santa Maria Imbaro, San Vito Chietino e Treglio.
La finalità della proposta progettuale dell’ambito Frentano ammessa a finanziamento dal dipartimento Lavoro-Sociale della Regione Abruzzo è quella di promuovere i diritti e l’integrazione delle persone con disabilità grave, per consentire loro il raggiungimento della vita autonoma ed indipendente, attraverso l’autodeterminazione nella gestione della propria esistenza in tutte le sue espressioni quale “soggetto attivo” e non solo “mero fruitore di cure”.
Per fare richiesta di accesso al contributo economico in una o più aree di intervento, come indicate dall’avviso consultabile al link www.bit.ly/vitaindipendente, è necessario possedere questi requisiti al momento della domanda: disabilità in situazione di gravità, come individuate ai sensi del comma 3 dell’articolo 3 della legge 104/1992; età da 18 anni a 50 anni compiuti; residenza nei comuni dell’Ambito distrettuale n. 11 Frentano; permanente grave limitazione dell’autonomia personale non derivante da patologie strettamente connesse ai processi di invecchiamento (difficoltà nelle funzioni motorie o sensoriali o lievi ritardo cognitivo comportamentale); rete familiare assente o bisognosa di supporto; disabile in [mar_dx] grado di proporre ed autogestire un progetto personalizzato di vita (autodeterminazione).
I progetti personalizzati sperimentali di Vita indipendente verranno valutati da una apposita “unità di valutazione multidimensionale” che verificherà i requisiti sociali e sanitari per l’ammissione al beneficio, oltre alla capacità di autodeterminarsi del richiedente. Le risorse complessive del progetto sperimentale verranno attribuite secondo la graduatoria formulata in base ai livelli di intensità del bisogno assistenziale per ciascuna macro aree di intervento e comunque, fino ad esaurimento dei fondi disponibili per ogni area: a) Assistente personale 45mila euro; b) Abitare in autonomia 25mila euro; c) Inclusione Sociale 6mila euro; d) Trasporto 12mila euro; e) domotica: 6mila euro). Ogni intervento avrà una durata di 12 mesi, il contributo economico assegnato sarà su base annua.
La richiesta potrà essere inviata tramite mail pec o consegnata a mano agli uffici del segretariato sociale di ciascun comune dell’ADS 11 Frentano entro e non oltre le ore 12 del 31 maggio mediante la compilazione del modello di domanda allegato e del Modello di progetto personalizzato di vita indipendente. Alla domanda dovranno essere allegati, a pena di esclusione, una copia del documento di identità in corso di validità del richiedente e, in caso di tutore o amministratore di sostegno, copia del documento di identità di questi ultimi; la certificazione attestante la condizione di disabilità grave, individuata ai sensi del comma 3 dell’articolo 3 della legge 104/1992; la copia dell’Isee ordinario in corso di validità; la [mar_sx] copia del codice iban.
“Considerando le risorse sempre centellinate per le politiche sociali, abbiamo messo in campo tanta buona volontà e professionalità per intercettare fondi e risorse alternative attraverso progettazioni, bandi nazionali ed europei. Questo progetto – commenta l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Lanciano, Dora Bendotti – è il risultato di un lavoro e di un’attenzione collettiva di tutti i Comuni dell’ambito Frentano 11 per dare maggiori risposte ai nostri cittadini più fragili, non limitandoci a quello che ci “viene assegnato” ma impegnandoci a trovare nuovi canali per andare incontro alle esigenze dei cittadini del nostro ambito. Il lavoro di squadra – conclude – porta a questi risultati tangibili e indispensabili, soprattutto per i più deboli di cui le nostre comunità devono e sanno farsi carico”.