“Dopo anni di immobilismo e bocciature nei bandi, la Giunta Menna ci riprova. E’ stato infatti commissionato dal Comune di Vasto il progetto di fattibilità tecnica ed economica per le opere di ristrutturazione dell’Asilo Carlo Della Penna. I tempi di partecipazione al bando di 700 milioni del Ministero dell’Istruzione, in scadenza al 21 maggio, sono ristretti e ci auguriamo che questa volta non ci siano errori o dimenticanze nella presentazione della domanda di finanziamento”. Il Movimento 5 Stelle Vasto riporta l’attenzione sulle vicende dell’ex asilo Carlo Della Penna, chiuso dal 2009 e in attesa di un futuro.
Il recente provvedimento adottato “non ci esime dallo stigmatizzare come questa Giunta si sia ricordata soltanto a fine mandato della necessità di disporre di un progetto di fattibilità relativo alla ristrutturazione di un fabbricato storico della città, che aspetta da 15 anni di essere restituito alle funzionalità e alla bellezza estetica volute, per i bambini di Vasto, dal benefattore Don Carlo Della Penna”, scrivono i pentastellati.
“Con l’occasione vogliamo ricordare come un recente servizio di Zonalocale [LEGGI] abbia evidenziato l’esistenza di una vera e propria discarica all’interno della struttura“, ricordano dal M5S facendo riferimento al servizio dello scorso 14 aprile in cui le immagini hanno mostrato lo stato di decadimento e abbandono sia delle aree esterne ma, soprattutto, dell’interno dell’edificio in via Madonna dell’Asilo.
“La Giunta Menna ci ha abituati a queste indecenze e, forse per questo, non c’è stata da parte della cittadinanza e della politica la necessaria indignazione. Noi siamo indignati, molto indignati, e chiediamo al Sindaco Menna di disporre per l’immediata bonifica delle aree esterne e interne della struttura. Si mobilitino finalmente i percettori del reddito di cittadinanza e li si affianchino con i gruppi di cittadini volontari che, dopo aver pulito le spiagge, saranno certamente disponibili anche alla bonifica dell’Asilo Carlo Della Penna. I rifiuti siano portati alla discarica del Civeta, l’Asilo e la memoria del suo benefattore non li meritano”.