È uscito il 10 maggio su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di Umberto Palazzo, Ondina/La Nubiana. Due brani, come nella migliore tradizione musicale legata al vinile che, per ogni uscita in 45 giri, aveva un lato A e un lato B.
Le due tracce non saranno incluse nel prossimo album del cantautore abruzzese in uscita settembre, “non perché siano inferiori, ma perché mi piacciono le modalità discografiche dei tardi anni sessanta, quando gli album erano discorsi coerenti che si sviluppavano su più canzoni e i singoli inediti intermezzi di energia e vivacità o momenti espressivi conclusi in loro stessi”, spiega Umberto Palazzo.
Un richiamo, al modo di far musica degli anni ’60, che permea L’Eden dei lunatici, il concept album pensato e realizzato da Palazzo lo scorso anno durante il lockdown [LEGGI]. Il suo è un processo creativo che non si è mai fermato e lo ha visto produrre altri singoli e lavorare ad un altro album.
Arrivano così le due canzoni, inizalmente pensate per rimanere nel mondo del digitale ma che, viste le tante richieste di chi segue con molto attenzione e interesse la musica di Umberto Palazzo, diventeranno un cd in edizione limitata a cento copie.
Nell’immaginario lato A c’è Ondina, che vede la preziosa collaborazione al sax di Piero Delle Monache, rimanda stilisticamente al piano temporale di Canzoni della notte e della controra“(album del 2011), cioè la canzone italiana fra gli anni ’30 e gli anni ’60 reimmaginata con la tecnologia di oggi, ma con il tiro ritmico de L’Eden dei lunatici.
E poi c’è La Nubiana, “nata da una ricerca sui ritmi del pop egiziano degli anni ’60 mescolati all’armonia del pop italiano della stessa epoca. Ne è venuto fuori un surf da film di fantascienza che ha qualcosa dell’amato progetto El Santo Nada, però con voce e testo”.
In una sorta di discorso che continua dopo L’Eden dei Lunatici [ASCOLTA] “mare ed estate sono ovviamente personaggi importanti di queste due canzoni di sensualità e amore“.
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