Ieri pomeriggio il presidente della Provincia di Chieti e sindaco di Lanciano Mario Pupillo, il presidente del Consiglio Comunale di Lanciano Leo Marongiu e l’assessore al Lavoro del Comune di Lanciano Patrizia Bomba, hanno incontrato i lavoratori della storica azienda lancianese Sanmarco davanti i cancelli dello stabilimento.
Da diversi mesi la maggioranza dei lavoratori è in cassa integrazione, senza la possibilità di una rotazione che distribuisca il peso della crisi. I lavoratori, impegnati in un presidio davanti i cancelli della loro azienda, hanno spiegato le ragioni della protesta chiedendo a Pupillo ed al Comune di Lanciano vicinanza per questa situazione paradossale che li vede impossibilitati a lavorare.
ll sindaco Pupillo ed il presidente Marongiu hanno immediatamente contattato l’assessore regionale Quaresimale per chiedere conto dei passi che la Regione Abruzzo intende fare per tenere i riflettori accesi sulla vicenda: lo stesso assessore ha confermato per la prossima settimana la convocazione in Regione dei vertici dell’azienda per un confronto immediato sulla vicenda.
Inoltre della situazione è stato informato il senatore Luciano D’Alfonso, con l’invito a portare ad un tavolo nazionale la vertenza che vede padri di famiglia in grande difficoltà. Oltre alle preoccupazioni per il futuro, c’è infatti la questione a breve della cassa integrazione che l’azienda, comunicandolo in via ancora informale, non vorrebbe più anticipare ai lavoratori: una circostanza che costringerebbe gli stessi a non avere nemmeno un’entrata certa in queste settimane, in [mar_dx] attesa dell’intervento dell’Inps.
“È necessario a breve affrontare la questione in modo risoluto e rapido, vista anche la grave spaccatura tra i lavoratori favorita da una condotta aziendale cinica e incurante delle conseguenze sociali di una crisi che si vorrebbe far pagare ai più anziani lavorativamente parlando. – commenta Pupillo – È dunque prioritario aprire un vero tavolo di trattativa, il più unitario possibile per respingere al livello istituzionale più alto possibile la grave condotta discriminatoria dell’azienda che pesa sui lavoratori e sull’unità sindacale creando un precedente pesantissimo in termini sociali ed economici per il tessuto produttivo della nostra Val di Sangro. Nei prossimi giorni – conclude la nota – i sindaci del territorio e la Regione verranno invitati a condividere un documento in difesa dei lavoratori della Sanmarco e di tutta la Val di Sangro”.