Nei giorni in cui si discute di sicurezza sul lavoro per gli incidenti avvenuti in tutta Italia, la provincia di Chieti piange la seconda vittima nel giro di poco più di due settimane. Ieri ha perso la vita Nicola Di Marco. Aveva 79 anni. Era di San Salvo, ma si trovava a Gissi per dissodare la sua campagna. La motozzappa gli ha causato ferite che sono state fatali. Oggi pomeriggio, nella chiesa di San Giuseppe a San Salvo, l’ultimo saluto.
Il 25 aprile aveva perso la vita un uomo di 59 anni, Gabriele Iezzi, dipendente della Sevel: il trattore si era ribaltato sul bordo di una scarpata in contrada Defenza.
Il lavoro nei campi, sempre meno redditizio, rimane a rischio. Come restano a rischio, più in generale, tutti i lavori manuali. Lo testimoniano i dati dell’Inail: in Italia le morti sul lavoro hanno fatto registrare, nel primo trimestre del 2021 un +11,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020. I numeri riguardanti il periodo gennaio-marzo dicono che l’Abruzzo è al secondo posto a livello nazionale. Un dato tutt’altro che invidiabile.
Le regioni che presentano l’aumento più consistente di morti sul lavoro sono il Lazio (+12 casi), l’Abruzzo (+8), la Lombardia (+6) e la Campania (+5), quelle con il maggior decremento Sicilia (-7 casi), Piemonte e Puglia (-4 decessi per entrambe).