La vittoria con il Notaresco aveva lasciato spazio all’ottimismo nell’ambiente biancorosso. La speranza di una salvezza raggiunta con tranquillità si è infranta di fronte alla realtà di una sconfitta interna che pesa, anche se non compromette il percorso della Vastese. Allo stadio Aragona passa il Castelfidardo: 1-2 il risultato dopo che i marchigiani sono stati in vantaggio di due reti con l’autogol di Altobelli e la rete siglata da Njambe in avvio di ripresa. Il rigore trasformato da Martiniello ha accorciato le distanze, ma la rimonta resta incompleta.
Dopo aver raggranellato otto punti in quattro partite, la squadra di D’Adderio perde l’occasione di fare un altro passo verso l’approdo della permanenza in serie D e rimane undicesima in classifica.
Il vantaggio della formazione di Lauro arriva all’8′. I marchigiani, che sono partiti col piede sull’acceleratore, conquistano il calcio d’angolo su cui succede la fatalità: Altobelli devia nella sua porta. Che la giornata non sia fortunata lo si capisce quando Di Prisco, di testa, si vede negare dal palo la gioia del pareggio. Ma poi è l’ex di turno, Giampaolo, a colpire il legno della porta abruzzese.
Si torna in campo e, dopo appena tre giri di lancette, il Castelfidardo raddoppia. Contatto in area tra il portiere Di Renzo e Giampaolo, che va a terra. L’arbitro, Borriello di Arezzo, indica il dischetto. Di Rienzo respinge il tiro di Giampaolo, ma non può fare nulla sull’immediata conclusione di Njambe in posizione dubbia.
Un altro penalty consente alla Vastese di riaprire il match alla mezz’ora. Franzese messo a terra da Puca. Rigore, trasformato da Martiniello. C’è un quarto d’ora per rimettere il punteggio in parità. Njambe simula in area e viene espulso per doppia ammonizione. Ma, nonostante la superiorità numerica, i padroni di casa non riescono a pareggiare.