Si terrà questa sera, alle 19, un incontro online tra sindaci, presidenti delle province e presidenti degli ordini degli avvocati dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto e i parlamentari abruzzesi. Si discuterà dei provvedimenti da attuare per scongiurare la chiusura dei quattro palazzi di giustizia, fissata per settembre 2022.
Ieri c’è stato un primo incontro da cui emerge che “per centrare l’obiettivo, amministratori e avvocati puntano in primis sulla proroga di almeno 2 anni della data di chiusura -settembre 2022-, e agganciare la salvezza dei Tribunali abruzzesi e non solo, alla riforma generale del sistema giustizia, da tutti auspicata e sbandierata come impellente e imminente”.
I partecipanti all’incontro hanno sottolineao che la riforma “dovrà obbligatoriamente considerare le conseguenze assolutamente negative che la chiusura di Tribunali importanti in tutta Italia ha causato. Quelle esperienze insensate dovrebbero condurre il Legislatore a ripensare radicalmente la Geografia giudiziaria, riportando indietro le lancette dell’orologio, ripristinando i circondari di una volta. Tutti insieme dobbiamo ribadire un programma coordinato, attento ai diritti dei cittadini, ancor più in un tempo di aggravamento delle crisi dovuto alla emergenza sanitaria e alle difficoltà finanziarie di imprese e famiglie”.
[ads_dx]La nuova richiesta di proroga, di cui si dicsuterà questa sera, dovrebbe essere legata alla pandemia e inserita nel decreto proroghe, i cui emendamenti possono essere presentati entro giovedì 13 maggio.
Nel corso della riunione i sindaci Giovanni Di Pangrazio (Avezzano), Anna Maria Casini (Sulmona), Francesco Menna (Vasto), Mario Pupillo, (nella doppia veste di primo cittadino di Lanciano e Presidente della Provincia di Chieti), Angelo Caruso (presidente della Provincia dell’Aquila), seppur con diverse sfumature, hanno sottolineato che la chiusura dei 4 Tribunali “sarebbe un disastro per i trasporti, la viabilità, l’economia e l’ambiente, quindi per la qualità della vita dei cittadini e delle imprese. Il risparmio poi sarebbe irrisorio”. Pronti alla battaglia anche i presidenti degli Ordini degli Avvocati, Franco Colucci, Luca Tirabassi, Vittorio Melone e Silvana Anna Vassalli.
I partecipanti al summit in collegamento video hanno convenuto sull’opportunità di un nuovo incontro, aperto ai “deputati al di là dei gruppi politici di appartenenza, per esercitare, tutti insieme, la necessaria e non più rinviabile pressione sul governo centrale e sul parlamento italiano per riprendere e rilanciare la lotta per scongiurare la definitiva chiusura dei quattro tribunali d’Abruzzo. “Una lotta -hanno affermato -, che dovrà, nuovamente e ancor più decisamente, interessare tutto il sistema istituzionale, culturale, sociale ed economico dell’Abruzzo meridionale, perché mezza regione giudiziaria sarebbe devastata dalla soppressione dei 4 tribunali. Il primo passo per evitare il peggio sarà quello di elaborare un ordine del giorno da presentare al governo attraverso i parlamentari abruzzesi”.