“Che fine hanno fatto i lavori di sistemazione di vico II Corsea a Lanciano?”. Lo chiede Ascom Abruzzo, con il presidente regionale Angelo Allegrino e quello cittadino, Rocco Finardi. Gli interventi di messa in sicurezza dell’arteria, che unisce piazza del Malvò con piazza Garibaldi, e che è interessata da dissesto idrogeologico, sono partiti agli inizi dello scorso novembre, tra proclami e annunci.
“Nei prossimi mesi – aveva detto all’epoca il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici, Giacinto Verna – sarà possibile riaprire al traffico la strada”. Aggiungendo che entro “la fine di febbraio gli interventi sarebbero stati conclusi”. L’arteria è chiusa dal 31 agosto 2018 per l’apertura, nel sottosuolo, di una voragine generata probabilmente dall’alluvione che, due mesi prima, aveva colpito la città e in particolare quella parte del centro storico.
I lavori – come hanno spiegato gli amministratori comunali a più riprese – riguardano la posa in opera di un sistema di micropali prefabbricati che faranno da sostegno ad una struttura metallica in acciaio zincato, amovibile, composta da pannelli modulari che formeranno una sorta di sopraelevata su cui le macchine potranno passare. Dovrebbe, inoltre, essere realizzato un sistema di allerta, che entrerebbe in funzione nel caso in cui dovessero verificarsi delle piene improvvise. “Sul posto – afferma Ascom – gli operai si sono visti solo per qualche giorno, poi più nessuno. Sono state fatte [mar_dx] delle buche, probabilmente per installare i micropali che dovrebbero sostenere il bypass in acciaio, e il cantiere è stato letteralmente abbandonato. Il posto versa nel degrado più assoluto, con la strada principale e i vicoli che fungono da orinatoio pubblico e da discarica, dato che vengono ovunque abbandonati sacchetti di spazzatura, bottiglie e rifiuti di ogni genere”.
È dal 2019, ricorda Ascom Abruzzo, che i commercianti della zona, compresi quelli di piazza Garibaldi e del consorzio “Le botteghe storiche”, aspettano e chiedono soluzioni. I negozianti, sollecitando la riattivazione di Vico II Corsea, ebbero incontri con l’amministrazione civica e affidarono anche le proprie istanze ad un avvocato chiedendo “di conoscere gli accertamenti, i progetti, gli interventi promossi ai fini del risanamento della grave situazione che si è determinata”.
“Sono passati due anni – conclude Ascom – e la situazione è la stessa. Della soluzione promessa dal Comune per fine febbraio non c’è traccia, e siamo già a metà maggio”.