Nel frastagliato mondo dell’opposizione melting pot all’amministrazione Menna, l’allarme rosso lo ha fatto scattare uno che di Menna è stato il guru della comunicazione nel 2016, ma ormai da tempo esprime delusione e predica la quarta via politica, quella delle liste civiche fuori da sinistra, destra e M5S.
“Nella situazione attuale, io tifo per l’unità del centrodestra, perché è necessaria al dibattito politico in città. Altrimenti andiamo incontro a una situazione analoga a quella dei comuni da cento abitanti, dove nessuno si vuole candidare sindaco e, alla fine, si trova un solo candidato, sperando che raggiunga la metà più uno dei voti”, paventa Angelo Pollutri, fondatore de La Buona Stagione insieme a Maria Amato, Luigi Masciulli, Angelo Bucciarelli, Corrado Sabatini e alla candidata sindaca, Alessandra Notaro.
In sintesi, secondo Pollutri, il rischio è la desertificazione elettorale dell’opposizione. Tanti comunicati stampa, pochi candidati consiglieri. Invece, di aspiranti alla carica di sindaco, tra quelli usciti allo scoperto e quelli che covano le loro ambizioni, ce ne sono anche troppi. Molti colonnelli e, fino ad ora, pochi soldati.
Da cinque in su. A sentire Francesco Menna, cinque liste sono sicure. Le stesse del 2016. Oltre al Partito democratico, quattro civiche: Filo Comune, la lista di ispirazione socialista Avanti Vasto, Città virtuosa di cui è leader l’assessore Luigi Marcello, e la formazione di sinistra che fa capo all’assessora Paola Cianci e al segretario di Articolo Uno, Francesco Del Viscio. “Siamo al lavoro per la composizione delle liste e le cinque che si sono presentate a mio sostegno nel 2016 sono una solida base di partenza”, dichiara il sindaco a Zonalocale. “Registriamo un clima positivo di condivisione intorno al nostro progetto e un numero importante di nuove adesioni”.
I botta e risposta dei giorni scorsi hanno fatto emergere la battaglia sommersa nel centrodestra. Francesco Prospero (Fratelli d’Italia) ha proposto la stessa soluzione del 2016: le primarie. Favorevoli due consiglieri comunali, Guido Giangiacomo (Forza Italia) e Alessandro d’Elisa. La Lega, invece, ha scelto Alessandra Cappa, ma gli alleati frenano. Aleggia da mesi il nome di Piergiorgio Molino, presidente di Vivere Vasto Marina, il consorzio di commercianti della riviera. Però i partiti non vogliono fare un passo indietro a favore di un civico.
Che sia necessario uscire dagli steccati lo sa il Movimento 5 Stelle: il progetto ChiAmaVasto ha l’obiettivo di aggregare attorno alla candidata sindaca, Dina Carinci. Intervenendo a Timeout, il pentastellato Marino Di Santo è stato chiaro: alleanze con nessuno degli altri schieramenti.
“Alle elezioni presenteremo non meno di tre liste”, ha annunciato Claudia Castelli del Comitato civico l’Arcobaleno, di cui è leader Angela Pennetta.
Orlando Palmer, portavoce locale del Movimento iustitia nova, si colloca a destra e mostra sicurezza: “La lista già ce l’ho, non è un problema. Non abbiamo alleati, ci basta il sostegno del nostro movimento. Al ballottaggio ci sarà la possibilità di una convergenza col centrodestra”.
E gli animalisti confermano che ci saranno anche loro: “La nostra lista si chiamerà come il nostro movimento: Ora rispetto per tutti gli animali”, spiega la candidata sindaca, Anna Rita Carugno. “Una lista aperta a tutti coloro che hanno a cuore il benessere e l’ambiente. Saremo presenti anche in altri comuni che andranno al voto, compresi Roma, Milano, Torino e Bologna”.
Fuori dal centrosinistra prevale lo spezzettamento. A quattro-cinque mesi dal voto, il tempo può sembrare ancora tanto. Non è così. L’esempio lampante è quello del centrodestra, cui non sono bastati quindici anni per superare i personalismi. Nel clima politico di inizio maggio, c’è aria di secondo mandato per Francesco Menna.
Nella galleria fotografica, gli attuali candidati alla carica di sindaco di Vasto